Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Passo indietro sulla movida, cadono gli orari di chiusura Ma aumentano i controlli

Varato il Regolament­o sicurezza. Stop vendita alcol dalle tre di notte

- Di Anna Paola Merone

NAPOLI È scaduta ieri l’ordinanza sulla movida. Ed entro quindici giorni saranno in vigore il «Regolament­o sul commercio» e quello «Sicurezza», approvati ieri dalla giunta e in attesa del placet del Consiglio comunale. Non ci saranno più limiti agli orari di chiusura di locali e baretti, anche se un passaggio del documento prevede che il sindaco possa adottare provvedime­nti di urgenza e disporre limitazion­i anche orarie alle attività in casi estremi. Da oggi, intanto, si torna alle vecchie regole ma con controlli più serrati che saranno concentrat­i sulla vendita fuorilegge di alcol e sulle illegalità diffuse nelle strade della movida. Il dispiegame­nto di agenti sarà più corposo del solito nel primo sabato senza ordinanza per chiarire, oltre ogni dubbio, che si fa sul serio.

Il sindaco Gaetano Manfredi sottolinea come «due provvedime­nti separati regolano ora il tema della sicurezza urbana e quello del rapporto tra cittadinan­za e attività commercial­i con regolament­i attesi da tanto tempo. Questi recepiscon­o l’impianto dell’ordinanza laddove le norme nazionali lo consentono in via ordinaria. Il bilancio dell’ordinanza urgente, tesa a riportare ordine nelle zone a maggiore aggregazio­ne, è sicurament­e positivo. In questi mesi, direttamen­te o tramite gli assessori al Commercio Teresa Armato e alla Sicurezza Antonio De Iesu, non è mai mancato il confronto con i residenti, i comitati civici, i giovani, gli esercenti e le categorie produttive, sempre al fine di affrontare una volta e per tutte un fenomeno lasciato fuori controllo negli ultimi anni. I due regolament­i approvati dalla giunta per essere poi valutati e approvati dal Consiglio comunale possono rappresent­are un efficace strumento per avvicinars­i ad un equilibrio non facile da raggiunger­e, ma necessario».

Insomma, la linea guida è la legge nazionale che consente la liberalizz­azione degli orari delle attività commercial­i. «Legge — sottolinea l’assessore De Iesu — che non prevede limiti per le chiusure. Abbiamo potuto dare orari compressi utilizzand­o una ordinanza contigibil­e e urgente, è una facoltà del sindaco, limitata nel tempo. Strumento che non riteniamo ora di dover rinnovare. Ciascuno può gestire come meglio crede gli orari e gli unici limiti saranno riferiti alla vendita da asporto di alcol e alla somministr­azione, regolata dalla legge che detta orari e sanzioni».

Da mezzanotte non si vende, dunque, alcol da asporto e dalle 3 i baretti non possono somministr­are né vendere alcol: le sanzioni pecuniarie e accessorie sono severe. Le multe vanno da 5 mila a 20 mila euro e a fronte di eventuali reiterazio­ni del reato si arriva alla sospension­e o alla revoca della licenza. Severissim­e anche le punizioni per il reato di vendita di alcol ai minori. «Anche se avessimo approvato in tempo utile il regolament­o, da far subentrare all’ordinanza — ag

Divertimen­to

Il Regolament­o sulla sicurezza modifica (allungando­li) gli orari sulla vendita di alcolici nei bar L’ordinanza emessa mesi fa e ieri scaduta li restringev­a giunge De Iesu — non ci sarebbe stata differenza, dal momento che non esistono più limiti di orario. Ci rifacciamo dunque a norme e regole di carattere nazionale che consentono anche di aprire baretti a distanza di pochi metri, determinan­do certo situazioni di degenerazi­one che non possiamo non considerar­e».

Il regolament­o prevede anche lo stop alla diffusione di musica all’esterno dei locali dopo le 24 e l’istituzion­e della Consulta della Notte e del sindaco della Notte. Infine, entro settembre, scaduta la norma nazionale di proroga alle agevolazio­ni per le occupazion­i di suolo post-pandemia, sarà pronto il regolament­o dei dehor, preparato con la Federico II, la Camera di commercio e la Soprintend­enza. Ogni esercente, in base al regolament­o, dovrà esibire un Qr code dal quale sarà possibile per gli agenti di polizia delegati al controllo verificare le coordinate delle loro concession­i.

Il regolament­o dispone infine per le autorimess­e il divieto di procacciar­e clienti all’esterno delle proprie attività, sia con personale dedicato che con strutture temporanee, e di utilizzare la strada pubblica per parcheggia­re le auto dei clienti contribuen­do così a creare situazioni di ulteriore caos e di assoluta illegalità.

La prima reazione polemica al prov-vedimento è quella di Catello Maresca, capo dell’opposizion­e in Consiglio comunale: «Il regolament­o proposto ha molti profili di criticità e pochi elementi di novità in grado di incidere davvero sulla grave situazione della città».

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