Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Spalletti riparte dal portiere: «Dovrà giocare pure con i piedi»
Parla il mister: qui passione e attaccamento ai colori. La piazza chiede e merita
Poco meno di venti giorni dopo la conferenza stampa di presentazione del ritiro di Castel di Sangro, Luciano Spalletti ha ripreso la parola e sottolineato dei concetti nel meccanismo complesso del calciomercato. L’occasione è una festa a tema Anni ’70 organizzata dagli amici in onore di suo fratello Marcello, scomparso tre anni fa a causa di un brutto male.
Spalletti a Sky spezza l’apparente calma dell’attuale momento del mercato del Napoli per sottolineare le difficoltà della prossima stagione: «Vista la stagione scorsa con grandi partite, stando in zona Champions dall’inizio e rimanendoci fino alla fine, tutti s’aspettano che venga riproposto lo stesso tipo di percorso ma non sarà facile. Ci sono state gare in cui potevamo fare di più e fanno male se ci ripensiamo. Il percorso, però, rimane importante. Ripartiremo alla pari, ma rientrare fra le prime quattro sarà difficilissimo». Si riparte dal realismo dopo lo slancio di De Laurentiis: «Faremo di tutto per riportare lo scudetto a Napoli, tutti insieme. Ma se non ci riuscissimo, non dovremmo deprimerci».
Un quadro di oggettiva verità, una lezione frutto dell’esperienza senza, però, tirarsi indietro sotto il profilo delle ambizioni: «Quello che può fare la differenza è l’essere in una città che ha una passione infinita per questi colori e per l’ambizione del fare cose importanti. Bisogna stare al gioco e prendersi le responsabilità che chiede la piazza. Napoli merita una squadra di alto livrò vello com’è già. Abbiamo tutti delle aspettative. Vogliamo offrire calcio».
Siamo nel periodo della programmazione, con delle storie che sembrano già scritte anche se non c’è ancora la sentenza definitiva. Ospina sembra appartenere al passato ma in realtà non ha ancora trovato una nuova sistemazione, i suoi procuratori girovagano tra vari spifferi e contatti. Mertens anche non conosce il suo futuro, l’ha dichiarato dopo l’ultima gara di Nations League: «Non so ancora dove giocherò, dosaperlo per forza a breve, in tempi stretti. Spero di restare al Napoli, non ho avuto nessuna offerta».
Il futuro del Napoli tra i pali sembra ripartire da Meret, che nel caso sarà chiamato a convincere Spalletti che nella sua prima annata si è affidato ad Ospina, concedendo ad Alex soltanto l’Europa League.
L’allenatore vuole la costruzione dal basso che può essere sia corta che lunga, del resto con Ospina ci ha lavorato tanto e l’ha ribadito: «L’uscita dal basso con il portiere è il futuro. Dire il contrario è un messaggio sbagliato che si dà ai giovani. In futuro andrà a giocare anche fuori dalla lunetta dell’area di rigore. Nessuno vuole un portiere che non sappia giocare con i piedi. Per un gol preso da un errore con i piedi del portiere ne fai dieci perché cominci bene l’azione”.
Messaggi chiari, il Napoli è «work in progress» e le riflessioni partono proprio dalla porta.