Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Lamorgese rassicura Manfredi: 70 uomini in più
Il ministro: usciranno dai corsi. Ulteriori rinforzi? Poi si vedrà Mi preoccupa la devianza giovanile, occorre maggiore prevenzione
«Entro questo mese arriveranno 70 ulteriori unità di personale della Polizia di stato. Non c’era nulla da chiarire, con il sindaco c’è piena sintonia». Lo ha detto il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, al termine della cerimonia del conferimento del titolo di Laureato illustre che si è tenuta alla Federico II di Napoli. «Per i rinforzi estivi — ha aggiunto — vediamo di incrementare ulteriormente». La ministra ha ricordato che già a febbraio erano arrivate 40 unità.
NAPOLI Attendeva la visita del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, per chiederle, di persona, in aiuto «ulteriore» per la città sul fronte degli organici di polizia «affinché ci sia — sono parole del sindaco Manfredi — una presenza massiccia in strada di forze dell’ordine che dia una maggiore percezione di sicurezza. Anche perché, noi, con i vigili urbani non possiamo fare di più». Inizialmente, però, il sindaco si è sentito rispondere così: «Noi lo sforzo l’abbiamo già fatto, entro giugno entreranno ulteriori unità di concorsi che si sono appena conclusi con i corsi di formazione che purtroppo erano stati bloccati l’anno scorso per la pandemia. Noi stiamo facendo il massimo e tra l’altro l’attenzione che dedichiamo a Napoli si vede anche dalle volte che io sono venuta in questa città». Parole, quelle del ministro dell’Interno, che per l’ex suo collega nel governo Conte 2 sono state una doccia gelata. Il sindaco sperava infatti di avere l’ok per «un centinaio di rinforzi in più di forze dell’ordine per Napoli e alcune città della provincia».
Qualcosa cambia, però, nel corso della giornata. E se al mattino, prima di un vertice in Prefettura, l’atteggiamento del responsabile del Viminale sembrava di chiusura, nel pomeriggio, quando Lamorgese incontra nuovamente il primo cittadino alla Federico II — dove veniva insignita del titolo di «laureata illustre» —, gli spiega che «adesso usciranno dai corsi e quindi entro questo mese arriveranno 70 ulteriori unità di personale della Polizia di Stato, e per i rinforzi estivi vediamo di incrementare ulteriormente». Unità aggiuntive che prenderanno servizio dal primo luglio prossimo e che sono comprensive sia di vincitori di concorso, sia di richieste di trasferimenti accordate in queste settimane. Si tratta comunque di personale in più a disposizione della Questura di Napoli per il controllo del territorio. «Con il sindaco non c’era niente da chiarire, ho piena sintonia», puntualizza Lamorgese. Anche se si racconta di una riunione tra ministro e sindaco abbastanza accesa. Sebbene, alla fine, analizzando a fondo i numeri delle forze dell’ordine a disposizione, i margini per una soluzione si siano trovati. La ministra ha comunque chiarito a Manfredi che quello degli organici «è un
" I rapporti Con il sindaco non c’era niente da chiarire, ho piena sintonia E anche sulla videosorveglianza stiamo lavorando
problema che poniamo ogni volta che c’è la legge finanziaria. Abbiamo avuto — ha detto — l’anno scorso un fondo per fare ulteriori assunzioni, entreranno 2500 unità, quindi il governo è stato attento su questo fronte. Provvederemo con ulteriori richieste e vedremo di portare avanti come governo questo tema nella prossimo finanziaria».
L’intervento del ministro avrebbe anche impresso un’accelerazione sulla videosorveglianza «perché — ha detto Lamorgese — c’è un problema di manutenzione da parte del gestore della rete. Mentre ero in Prefettura abbiamo preso contatti direttamente con il gestore della rete per cercare di sbloccare una situazione che va avanti da 3-4 mesi». «Serve che la video
Baby gang Dobbiamo fare di più soprattutto a livello culturale, perché occorre che ci sia una società più reattiva, che ci sia anche l’impegno dei Comuni
sorveglianza funzioni — sono state le parole della ministra — perché dà certamente un aiuto anche alle forze di polizia nelle loro attività investigative».
Trovata la quadra politica al problema, non resta che vedere quanto, dal primo luglio prossimo, più uomini in organico significhino maggior sicurezza. Perché molti dei fenomeni registrati nelle ultime settimane non sono ascrivibili alla criminalità organizzata, ma sicuramente più alla devianza giovanile. Un tema su cui Lamorgese si è mostrata molto preoccupata. «Quella delle baby gang — ha detto — è un problema che noi vediamo su tutti i territori, dovuto anche alla partecipazione di persone di seconda, terza generazione. Dobbiamo fare di più ma dobbiamo fare soprattutto a livello culturale, perché occorre che ci sia una società più reattiva, che ci sia anche l’impegno dei Comuni. Non ci può essere spazio solo per la repressione — ha concluso — ci vuole la prevenzione oltre a una serie di attività che devono essere messe in campo sul territorio».