Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Gianluca Gaetano torna alla base «Ora voglio vincere con il Napoli»
In A con la Cremonese, sarà a Dimaro : lotterò per restare in azzurro
NAPOLI Gianluca Gaetano fra poco più di due settimane si giocherà il suo sogno durante i ritiri di Dimaro e Castel di Sangro. Ha già indossato la maglia azzurra, debuttando in serie A e Champions League con Ancelotti in panchina e trovando poi ulteriore spazio con Gattuso e Spalletti. Stavolta è diverso: Gaetano torna dopo l’impresa vissuta alla Cremonese, con una promozione in serie A, e spera di convincere Spalletti a tenerlo nella rosa che affronterà la prossima stagione.
La Cremonese dopo 26 anni è di nuovo in serie A. Cosa conservi di quest’avventura?
«Un’emozione incredibile a Como al fischio finale, quando ho visto tutti sorridere ed esultare. Ho chiamato la mia compagna, vederla piangere di gioia è stato bellissimo, ho capito che avevamo fatto qualcosa di straordinario. Siamo entrati nella storia si ricorderanno tutti di quest’annata, dei momenti belli ma anche quelli brutti che abbiamo passato insieme, so che farò sempre parte della famiglia grigiorossa».
Ultimi impegni stagionali: debutto in Nazionale Under 21 e gol al Lussemburgo, cosa ha significato per te?
«Una grande soddisfazione, ho pensato ai tanti sacrifici compiuti sin da bambino, spesso ho sperato nella convocazione e non ero dell’elenco dei ragazzi selezionati. Sono riuscito a conquistarla e sfruttarla fino all’ultimo pallone disponibile».
Fra poco torni in ritiro con il Napoli. Cosa c’è di diverso rispetto agli ultimi anni?
«Sono più maturo, più responsabile grazie all’esperienza a Cremona. Anche la nascita di mia figlia mi ha fatto crescere. In ritiro andrò a lottare per far parte del Napoli, darò il massimo ogni secondo disponibile per questa maglia. Il mio sogno è giocare e vincere nel Napoli».
Immaginiamo il 4-2-3-1 di Spalletti, dove ti piacerebbe giocare?
«Preferirei stare nei due in mezzo al campo ma sono a disposizione dell’allenatore, pronto a soddisfare le sue richieste».
Cosa può darti l’esempio di Insigne, cresciuto nel vivaio come te?
«Posso prendere spunto dalle sue capacità di professionista, allenandomi sempre al massimo come ha fatto lui per tanti anni, arrivando al campo un’ora prima e andando via un’ora dopo. Con quest’atteggiamento Lorenzo è riuscito a fare cose straordinarie».
Darò il massimo per convincere Spalletti Sono cresciuto
La Nazionale punta sui giovani. L’Italia è nei tuoi pensieri?
«È un sogno e sono convinto che con la cultura del sacrificio, l’ambizione e la determinazione prima o poi io possa farcela».