Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Il divo scippato del Patek Philippe da 39 mila euro
L’attore francese, che ha debuttato ieri sera al Mercadante, rapinato del suo orologio nelle stesse ore in cui la ministra dell’Interno Lamorgese era in città a parlare di sicurezza
Era in taxi, il finestrino era aperto: uno strappo violento e il prezioso orologio Patek Philippe da 39.000 euro è scomparso. Vittima: il noto attore francese Daniel Auteuil. Il tutto mentre la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, era in città per affrontare il tema della sicurezza e dei rinforzi di polizia.
NAPOLI Era in taxi, aveva il finestrino aperto: uno strappo violento e il prezioso orologio Patek Philippe da 39.000 euro è scomparso, portato chissà dove da due uomini in scooter. Il noto attore francese Daniel Auteuil, in città per esibirsi al Mercadante nell’ambito del Campania Teatro Festival, è rimasto vittima di un’aggressione lunedì scorso in via Nuova Marina: proprio mentre la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, era in città per affrontare il tema della sicurezza e dei rinforzi di polizia, i malviventi, incuranti delle numerose pattuglie presenti nelle strade del centro per l’evento, hanno portato a termine lo scippo. Auteuil non infierisce. «Sono molto felice di stare a Napoli e non ho nessuna intenzione di parlare di uno spiacevole episodio personale che va soltanto dimenticato»: questo il messaggio che ha voluto consegnare tramite il suo produttore alla direzione del Campania Teatro Festival. L’attore francese è stato protagonista ieri sera al Mercadante di «Dèjeuner en l’air», lo spettacolo di punta della rassegna diretta da Ruggero Cappuccio; probabilmente proprio per non offuscare la serata-evento ha preferito glissare su quanto gli era accaduto lunedì.
Poco dopo lo scippo, Auteuil
ha avuto una serie di incontri con esponenti del Campania Teatro Festival, ma non ha minimamente fatto cenno all’accaduto: «Era tranquillo, sereno e gentile con tutti», dice chi lo ha visto in serata.
Che cosa sia accaduto nei dettagli non si sa bene: la sua denuncia Auteuil l’ha presentata in questura in francese e fino a ieri pomeriggio nessuno l’aveva ancora tradotta. In ogni caso l’attore era appena uscito dall’albergo in cui alloggia, il Palazzo Salgar, ed è salito su un taxi. Qualcuno deve avere notato il costoso orologio che aveva al polso: poco dopo infatti uno scooter si è avvicinato alla vettura e l’uomo seduto dietro ha scippato il Patek Philippe. Poiché entrambi avevano il volto coperto da caschi integrali, anche nel caso in cui la scena sia stata ripresa dalle telecamere l’identificazione sarebbe difficile. Si spera nella targa, ammesso che il mezzo non fosse rubato. La polizia ha perquisito alcune gioiellerie dove in passato sono stati ritrovati oggetti rubati o rapinati, ma al momento senza esito. Sono state attivate le fonti confidenziali nella speranza che il Patek Philippe salti fuori, per rimediare in qualche modo alla figuraccia.
L’aggressione — l’ennesima — ha avuto una enorme eco mediatica, anche perché conferma quanto frequenti siano i crimini predatori in città nonostante la presenza di numerose pattuglie delle forze dell’ordine, come nel caso di lunedì scorso. Il sindaco, Gaetano Manfredi, e l’assessora al Turismo, Teresa Armato, hanno contattato l’attore francese per manifestargli «massima solidarietà, personale e della città». Indignato Federico Cafiero de Raho, magistrato di lungo corso di recente nominato presidente del Mercadante: lo scippo, ritiene, «è stato un episodio particolarmente grave, che richiama l’esigenza di una grande attenzione delle forze dell’ordine al controllo della città. Un turista non può e non deve temere di mettere piede in città. La dinamica dello scippo fa pensare — continua Cafiero, che fino allo scorso febbraio era alla guida della Dda — che Auteuil sia stato notato, seguito e probabilmente segnalato a chi poi ha eseguito il furto con strappo. Non possiamo consentire che avvengano fatti del genere, per il bene della città». L’ex magistrato antimafia sottolinea che «Napoli sta vivendo un momento d’oro per il turismo, ma se riprendono come
Il magistrato Cafiero de Raho: non possiamo consentire che avvengano fatti del genere, ora più controlli
"Il divo francese Sono molto felice di stare nella città di Napoli, a prescindere da quanto mi è successo, e non ho nessuna intenzione di parlare di uno spiacevole episodio personale che non può offuscare lo spettacolo al teatro Mercadante di cui sono protagonista e che va soltanto dimenticato
in passato a verificarsi episodi del genere, l’immagine della città subirà un duro colpo».