Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Il gran giro di valzer nella sanità coinvolge 13 direttori generali D’Amore a capo del Cardarelli
Verdoliva resta alla guida della Napoli 1, Di Mauro salta e va in Regione
Un giro di valzer, un tentativo di rimescolare un po’ le carte, tenendo conto di qualche frizione locale — come nel caso della Asl di Caserta, dove il direttore generale Ferdinando Russo è stato sacrificato, pur avendo conseguito risultati lusinghieri durante l’emergenza Covid, ed è stato nominato a capo dell’azienda universitaria della Vanvitelli, per via delle dispute interne al Pd — e di alcune penalità già evidenziate, come nel caso dell’azienda dei Colli. Qui la gestione di Maurizio Di Mauro era da mesi sotto esame, sia per alcune valutazioni negative sul bilancio, sia per la difficoltà di gestire la protesta dei genitori dei bambini trapiantati. Di Mauro, recita laconica la nota della Regione Campania, «sarà impegnato nella struttura centrale dell’Assessorato alla Salute». Gianpiero Zinzi, consigliere regionale della Lega e componente della Commissione Sanità, attacca: «La scelta dei direttori generali delle Asl, delle Aziende ospedaliere e dei Policlinici risponde a un unico criterio: la solita lottizzazione delle poltrone. A questo punto — aggiunge Zinzi — ci chiediamo quale sia quella rivoluzione nella sanità che il presidente-assessore De Luca continua a sbandierare in ogni occasione».
Il presidente Vincenzo De Luca ha comunicato l’elenco dei 13 direttori generali che entreranno in carica alla scadenza. A capo dell’azienda Cardarelli è stato nominato Antonio D’Amore che così lascia la Asl Napoli 2. D’Amore, negli ultimi mesi, aveva conseguito una serie di riconoscimenti da parte di palazzo Santa Lucia, sia per la gestione della pandemia — in particolare nelle isole di Procida e Ischia — sia per gli investimenti professionali e tecnologici operati nell’ospedale di Pozzuoli. All’ Azienda dei Colli si trasferisce Anna Iervolino che cede così l’incarico di dg della Federico II. Al Policlinico della Federico II va, invece, Giuseppe Longo, d’intesa con il rettore Matteo Lorito, e lascia il Cardarelli. Longo — da quanto si racconta — da mesi chiedeva di poter affrontare una nuova esperienza, dopo le pesanti emergenze vissute nel pronto soccorso dell’ospedale più grande del Mezzogiorno. Al Policlinico Vanvitelli va Ferdinando Russo, d’intesa con il rettore Gianfranco Nicoletti, che lascia, come accennato, la Asl Caserta. Conferma, poi, alla Asl Napoli 1 dove Ciro Verdoliva rimane alla guida della azienda più importante e grande della Campania ed all’Azienda Moscati di Avellino dove arriva la conferma per Renato Pizzuti.
Anche a capo della Asl di Benevento resta Gennaro Volpe. All’Asl Napoli 2 va Mario Iervolino, proveniente da Salerno. Alla guida della Asl Napoli 3 è incaricato Giuseppe Russo, ex direttore sanitario del Cardarelli. All’Asl di Avellino arriva Mario Ferrante, proveniente da Benevento. All’Azienda San Pio di Benevento si sposta, in uno scambio alla pari, Maria Morgante che va via da Avellino. All’Asl di Caserta va Amedeo Blasotti, direttore amministrativo attuale. Ed all’Asl di Salerno si sposta Gennaro Sosto dalla Napoli 3. Inoltre, Sosto rimarrà responsabile del procedimento per la realizzazione del nuovo ospedale unico della Costiera Sorrentina. Antonio Giordano, che va in quiescenza, mantiene l’attuale incarico commissariale. «È un impegno — ha dichiarato il presidente della giunta regionale della Campania Vincenzo De Luca — a valorizzare e a non disperdere tutte le esperienze amministrative che si sono sviluppate in questi anni difficili».