Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Tra i banchi 82 mila studenti per i primi esami del dopo Covid

Oggi è in calendario la prova d’indirizzo. E chi è malato potrà sostenerla il 6 luglio

- Fabrizio Geremicca

NAPOLI Dopo che per due anni, a causa della pandemia, l’esame di maturità si era risolto in un colloquio, ieri anche gli studenti campani si sono cimentati con il ritorno della prova d’italiano.

Hanno affrontato con tranquilli­tà il primo scoglio, complice forse anche la circostanz­a che la versione 2022 dell’esame prevede un solo membro esterno in commission­e: il presidente. «Le ragazze ed i ragazzi impegnati nella prova – quantifica Ettore Acerra, che è il direttore dell’ufficio scolastico regionale – sono 82.500, dei quali 79.548 candidati interni ed il resto esterni. I cosiddetti privatisti. Le commission­i formate sono 1887». Secondo il resoconto di Acerra non ci sono stati particolar­i problemi di sostituzio­ne in extremis dei presidenti. «Nel complesso – dice – le rinunce di quelli che erano stati designati sono state circa cinquanta. Pochissime a Napoli e provincia, qualcuna in più nel Casertano e nel Salernitan­o». Chi non voleva essere della partita, in realtà, secondo ciò che riferisce Norberto Gallo, il quale insegna Storia e Filosofia a Napoli al liceo Pansini, si era già chiamato fuori per tempo. Racconta: «La vera notizia di questi esami è che moltissimi dirigenti scolastici non hanno dato la propria disponibil­ità a presiedere le commission­i quando si è trattato di farlo, adducendo motivi familiari o personali. Questo è accaduto prima ancora che fossero formate le commission­i». Il motivo? «Sostanzial­mente le ragioni di quanto è accaduto sono due. La prima: la scarsa appetibili­tà degli incentivi economici, che arrivano a mille euro quando ci si sposta a centinaia di chilometri di distanza, ma generalmen­te sono di gran lunga più bassi. La seconda: le modalità di svolgiment­o degli esami». Secondo Gallo non pochi dirigenti hanno ritenuto che il ruolo di unico membro esterno della commission­e «non avrebbe garantito loro la possibilit­à effettiva di valutare la preparazio­ne dei ragazzi e li avrebbe trasformat­i, in qualche modo, in meri certificat­ori di valutazion­i già svolte sugli studenti dai loro professori nel corso dell’anno scolastico». Altri docenti che fanno parte delle commission­i segnalano, tra le criticità che sono emerse nel primo giorno di esami, l’asfissiant­e burocrazia. «Praticamen­te – dice una professore­ssa di italiano e latino di un liceo napoletano – siamo costretti a compilare verbali per qualsiasi cosa». Oggi è in calendario la seconda prova, quella di indirizzo. Con una novità molto importante rispetto alla prima, quella che si è svolta ieri. Quest’ultima era nazionale, la prova di indirizzo è d’istituto o di commission­e. La preparano i docenti della scuola degli stessi esaminandi. Una circostanz­a che certamente contribuis­ce a smorzare ulteriorme­nte le ansie e le paure degli studenti campani impegnati nella tappa finale del loro percorso scolastico. La maturità 2022 avrà, peraltro, una coda il sei ed il sette luglio, riservata agli studenti ed alle studentess­e i quali per motivi di salute – tra i quali certamente potrebbe esserci stato il Covid – abbiano dovuto saltare l’appuntamen­to di giugno. Quanti saranno? «Non abbiamo dati ufficiali – rispondeva­no nel primo pomeriggio di ieri dall’ufficio scolastico regionale della Campania. Entro tre o quattro giorni arriverann­o le richieste per i plichi delle prove suppletive. Le presentera­nno i presidenti delle commission­i ed a quel punto avremo un quadro preciso delle defezioni».

Ettore Acerra

Nel complesso le rinunce dei prof che erano stati designati sono state circa cinquanta. Pochissime a Napoli e provincia, qualcuna in più tra Caserta e Salerno

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Il tema Ieri si è svolta la prima prova, quella di italiano

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