Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Hackeraggio ai computer della Scabec Annunziata: «Non so cosa sia successo»
Sarebbe stata presentata denuncia da parte della società della Regione
La settimana è iniziata con i computer bloccati alla Scabec, la società della Regione Campania che ha il compito di valorizzare i siti culturali e che da pochi giorni è stata affidata, in qualità di amministratore unico, a Leo Annunziata, l’ex segretario del Pd campano, che nello scacchiere de partito è considerato persona molto vicina a Vincenzo De Luca.
Lunedì 20 e martedì 21 i pc sono rimasti inservibili per l’intera giornata. Ieri pare che il problema si sia ripetuto. Il sistema informatico è stato bucato da un virus ed il sospetto è che si sia trattato di un gesto volontario posto in essere da un pirata informatico. Un hacker, per usare il termine inglese, il quale avrebbe intenzionalmente attaccato i terminali di Scabec. Secondo fonti che trapelano dalla società sarebbe stata presentata nella giornata di martedì una denuncia alla polizia postale. L’amministratore unico Annunziata non conferma e non smentisce: «Sono faccende delicate e non ho elementi in questo momento per dire granché. Sono in contatto ed interloquisco costantemente con il direttore della Scabec, Luigi Riccio». Quest’ultimo, a sua volta, contattato dal Corriere del Mezzogiorno ed informato della richiesta di deentro lucidazioni circa il presunto attacco informatico, non richiamerà il cronista. Il segnale evidente che ai piani alti di Scabec avrebbero preferito che l’incidente, sia che sia stato determinato da un attacco intenzionale, sia che sia riconducibile a problemi tecnici, evidentemente tutt’altro che trascurabili e di scarsa portata, restasse confinato negli uffici dell’azienda e non fosse reso noto all’esterno. Il punto è, infatti, che il blocco dei computer e della rete informatica di Scabec si è verificato in una fase estremamente delicata della travagliatissima vita della società regionale. È in atto una corsa, infatti, all’approvazione il trenta giugno del bilancio relativo al 2021. Il termine è cruciale affinché possa andare avanti il piano, del quale ha dato notizia un paio di settimane fa il Corriere del Mezzogiorno, di prorogare i contratti in scadenza dei dipendenti della società per il tempo necessario ad avviare la selezione propedeutico alla stabilizzazione dei medesimi dipendenti. Sono complessivamente circa venti. I licenziati, quelli che furono mandati via tra la fine dell’inverno e la primavera perché sarebbero stati assunti in maniera irregolare, secondo un parere legale sollecitato all’epoca dalla società, si preparano intanto ad una vertenza al tribunale del lavoro. Sono, infine, in corso due inchieste della Procura della Repubblica di Napoli relative a presunte irregolarità che sarebbero state commesse in passato in relazione all’assegnazione di consulenze ed alla tenuta dei conti.