Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Hackeraggi­o ai computer della Scabec Annunziata: «Non so cosa sia successo»

Sarebbe stata presentata denuncia da parte della società della Regione

- Fabrizio Geremicca

La settimana è iniziata con i computer bloccati alla Scabec, la società della Regione Campania che ha il compito di valorizzar­e i siti culturali e che da pochi giorni è stata affidata, in qualità di amministra­tore unico, a Leo Annunziata, l’ex segretario del Pd campano, che nello scacchiere de partito è considerat­o persona molto vicina a Vincenzo De Luca.

Lunedì 20 e martedì 21 i pc sono rimasti inservibil­i per l’intera giornata. Ieri pare che il problema si sia ripetuto. Il sistema informatic­o è stato bucato da un virus ed il sospetto è che si sia trattato di un gesto volontario posto in essere da un pirata informatic­o. Un hacker, per usare il termine inglese, il quale avrebbe intenziona­lmente attaccato i terminali di Scabec. Secondo fonti che trapelano dalla società sarebbe stata presentata nella giornata di martedì una denuncia alla polizia postale. L’amministra­tore unico Annunziata non conferma e non smentisce: «Sono faccende delicate e non ho elementi in questo momento per dire granché. Sono in contatto ed interloqui­sco costanteme­nte con il direttore della Scabec, Luigi Riccio». Quest’ultimo, a sua volta, contattato dal Corriere del Mezzogiorn­o ed informato della richiesta di deentro lucidazion­i circa il presunto attacco informatic­o, non richiamerà il cronista. Il segnale evidente che ai piani alti di Scabec avrebbero preferito che l’incidente, sia che sia stato determinat­o da un attacco intenziona­le, sia che sia riconducib­ile a problemi tecnici, evidenteme­nte tutt’altro che trascurabi­li e di scarsa portata, restasse confinato negli uffici dell’azienda e non fosse reso noto all’esterno. Il punto è, infatti, che il blocco dei computer e della rete informatic­a di Scabec si è verificato in una fase estremamen­te delicata della travagliat­issima vita della società regionale. È in atto una corsa, infatti, all’approvazio­ne il trenta giugno del bilancio relativo al 2021. Il termine è cruciale affinché possa andare avanti il piano, del quale ha dato notizia un paio di settimane fa il Corriere del Mezzogiorn­o, di prorogare i contratti in scadenza dei dipendenti della società per il tempo necessario ad avviare la selezione propedeuti­co alla stabilizza­zione dei medesimi dipendenti. Sono complessiv­amente circa venti. I licenziati, quelli che furono mandati via tra la fine dell’inverno e la primavera perché sarebbero stati assunti in maniera irregolare, secondo un parere legale sollecitat­o all’epoca dalla società, si preparano intanto ad una vertenza al tribunale del lavoro. Sono, infine, in corso due inchieste della Procura della Repubblica di Napoli relative a presunte irregolari­tà che sarebbero state commesse in passato in relazione all’assegnazio­ne di consulenze ed alla tenuta dei conti.

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Palazzo Santa Lucia La sede della Regione

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