Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Mascilli Migliorini, il «giornalista fondatore»
Enrico Mascilli Migliorini ricordato all’Emeroteca Tucci nel centesimo anniversario della sua nascita. Accademico, ma soprattutto giornalista scrupoloso, attento a insegnare ai giovani colleghi e successivamente ai suoi allievi della scuola di giornalismo di Urbino quanto fosse importante l’istantaneità e la correttezza dell’informazione, aspetto sottolineato anche da Giuseppe Galasso nel corso del primo convegno avvenuto nel 2018. Migliorini nato a Roma nel giugno 1922 e morto a Napoli nell’agosto 2016 era stato, tra l’altro, uno dei soci che aveva dato nel dopoguerra nuovo un impulso alla ricostruita Emeroteca. Cronista audace, fondatore e direttore di quotidiani (dal clandestino «Veneto liberale» al «Messaggero Veneto») e di riviste, ma anche direttore dei centri Rai di Napoli, Cosenza, Ancona e Firenze, nonché fondatore delle scuole universitarie di giornalismo, era riuscito a coltivare la sua vocazione di sociologo, fino a diventare preside della Facoltà di Sociologia dell’Università di Urbino e autore di circa trenta libri. Lo hanno ricordato Ermanno Corsi, Lucio D’Alessandro, rettore del Suor Orsola Benincasa, il direttore dei servizi giornalistici Rai della Campania Oreste Lo Pomo e il figlio di Enrico, Luigi Mascilli Migliorini, storico dell’ Università Orientale e Accademico dei Lincei, che sono stati introdotti da Salvatore Maffei. Dei due convegni dell’Emeroteca Tucci resterà traccia in una pubblicazione illustrata.