Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Formazione internazionale per dirigenti pubblici
La sede della Scuola nazionale dell’Amministrazione nella reggia vanvitelliana diventa crocevia fondamentale per la formazione internazionale degli alti dirigenti della Pubblica amministrazione. Lo ha annunciato Paola Severino, presidente della SNA, aprendo i lavori della conferenza «Youth at the Centre of Government Action», ai quali hanno partecipato le delegazioni di dieci paesi dell’area mediterranea. Un incontro promosso dal Centro di formazione del programma di governance per il Medio Oriente e Nord Africa di OCSE e SNA. Nei Paesi dell’area Mena (Medio Oriente e Nord Africa) gli under 30 rappresentano il 55% della popolazione mentre nell’area OCSE sono soltanto il 36%. Eppure, essere giovani nel Nord Africa e in Medio Oriente è molto complicato, basti pensare che quasi 4 under 30 su 10 vivono in zone di conflitto, che il tasso di disoccupazione è tra i più alti del mondo, così come molto alta è la sfiducia nei confronti delle istituzioni governative. Il Covid ha peggiorato la situazione: nell’area Mena, nel 2020, il tasso di occupazione giovanile è diminuito del 7,5% e 110 milioni di giovani hanno avuto problemi nel frequentare le scuole. Emblematico il dato che emerge dalle regioni Mena dove appena il 16% dei membri del Parlamento ha meno di 40 anni, e ciò nonostante la popolazione giovanile sia preponderante. Nei Paesi Ocse, invece, dove vivono molti più anziani, la percentuale sale al 22%. «L’Italia sta diventando un paese per giovani perché, dopo anni di blocco del turn over, ci avviamo ad un radicale ricambio generazionale nella dirigenza pubblica — ha aggiunto Severino — ed oggi allacciamo rapporti di collaborazione con i paesi del Mediterraneo perché la SNA vuole condividere le esperienze avviate sulla formazione e sullo sviluppo delle competenze nell’ambito del programma Next Generation Italia. Pertanto, il Centro di formazione MENA-OCSE può svolgere un ruolo importante nel diffondere tali conoscenze. Per cinque anni — ha ricordato l’ex ministro — non è stato espletato il corso-concorso per la formazione di alti dirigenti alla SNA. Io ne ho bandito uno il 23 dicembre 2021 per 350 partecipanti e un altro sarà sicuramente varato il 23 dicembre 2022, poi vedremo quali saranno le esigenze sulle quali definire il numero dei candidati». Il corso concorso si compone di 6 mesi di lezioni e quattro di tirocinio, con confronti anche con il settore privato. «Ora la SNA è impegnata in un importante processo di internazionalizzazione e i Paesi dell’area MENA e il Centro di Caserta rappresentano un tassello fondamentale di questo processo, tanto che a settembre organizzeremo un nuovo evento. Ma soprattutto la nostra sfida è quella di aprire ai giovani migliori perché la Pubblica amministrazione ha bisogno di loro. Non è vero che certe posizioni apicali sono accessibili soltanto nel settore privato». Secondo il ministro per le Politiche giovanili Fabiana Dadone occorre abbattere il diaframma che separa il mondo giovanile dai processi decisionali che condizionano la vita delle nuove generazioni: «I giovani chiedono sempre maggiore spazio su temi che vanno dalla transizione ecologica alle scelte sulla scuola; e ciò specie dopo due anni di isolamento a causa della pandemia. Basta pensare che quando abbiamo consultato i giovani sulle scelte relative al Pnrr, hanno risposto in 15mila in appena sette giorni».