Corriere del Mezzogiorno (Campania)
MUTI E BUCCI «NOI, REGINE DIVERSE»
Le attrici tra sentimenti privati e ragion di stato sono Elisabeth Tudor e Mary Stuart «Due donne - dicono - con religione, temperamento e segni zodiacali in contrasto» Al Mercadante sul palco «Tribute to Morricone» di Gilda Buttà e Cesare Picco
Vicenda tragica e appassionante che contrappone i sentimenti privati alla ragion di stato di un decisivo destino dinastico, il rapporto fra Elisabeth Tudor e Mary Stuart è stato più volte al centro di film e adattamenti teatrali. Dallo straordinario capolavoro di John Ford, «Maria di Scozia» con Katharine Hepburn e Florence Eldridge, al più recente «Maria regina di Scozia» con Saoirse Ronan e Margot Robbie. Stavolta «Due regine», la drammatica contesa per il controllo della Gran Bretagna fra la sovrana scozzese, cattolica, e quella inglese, anglicana, andrà in scena stasera e domani alle 21 nella cavea grande di Pompeii Theatrum Mundi, nella versione di Elena Bucci e Chiara Muti, per l’occasione drammaturghe, registe e interpreti dello spettacolo.
«Due donne – affermano le protagoniste - due religioni, due temperamenti opposti, due segni zodiacali in contrasto, due visioni della politica, della vita, dell’amore e due destini. La vita dell’una significa la morte dell’altra, e pur di vincere si ricorre alla guerra e all’intrigo, viene sacrificato ogni sussulto di pietà, ogni possibile misericordia». Il filo narrativo correrà quindi fra la storia ripresa dai documenti e una drammaturgia parallela sospesa fra racconto e sogno.
«Mary Stuart vs. Elizabeth Tudor, Elizabeth Tudor vs. Mary Stuart», come recita il sottotitolo. Due cugine, che si scrissero senza mai incontrarsi e che invece, grazie al teatro tornano a parlarsi direttamente, in una sfida alla Stocolonne ria, che forse, grazie a un confronto diretto, sarebbe stata diversa. «Mary Stuart – sottolinea Chiara Muti che ne è interprete – a differenza della cugina, non è mai stata pienamente padrona di sé; la sua era una natura di donna passionale, portata a idealizzare, a non avere una visione “politica” dell’esistenza come la lucida e determinata Elizabeth». Che, invece, non battè ciglio nell’imprigionare la rivale per 19 anni salvo poi mandarla a morte per decapitazione. «È il confronto estremo del potere tra due singolari figure femminili – dichiara infine Elena Bucci, ovvero Elizabeth – amiche, nemiche. Un gioco di specchi, un duello ricco di mistero e che, pur essendo una vicenda assolutamente vera, sembra inventata».
Sempre per il Campania Teatro Festival al Mercadante, alle 21, per la sezione Musica ci sarà invece «Tribute to Morricone», in cui rievocare l’universo sonoro del grande maestro romano in un viaggio guidato dai musicisti Gilda Buttà e Cesare Picco. La prima è considerata l’interprete ufficiale di Morricone per averne eseguito l’intera produzione pianistica, il secondo è un raffinato improvvisatore e insieme disegneranno un percorso a due piani che rileggerà il repertorio del celebre compositore di
Interpreti
Da sinistra l’attrice Elena Bucci con la collega Chiara Muti, figlia d’arte
sonore ora in dialogo fra i due strumenti, ora dando vita a personali parentesi solistiche.
Per quanto riguarda le repliche, per la sezione Prosa nazionale, nelle Praterie del Gigante di Capodimonte alle 21 torna «Contractions» di Mike Bartlett con la traduzione di Monica Capuani e per la regia di Francesco Saponaro. In scena, le due attrici Valentina Acca e Federica Sandrini. Al centro della satira del drammaturgo inglese la vicenda di Emma e di una manager senza scrupoli, in cui indagare il confine sottile che separa lavoro e vita privata.