Corriere del Mezzogiorno (Campania)

I ricercator­i precari del Pascale vanno da Speranza

Martedì manifestaz­ione a Roma. «Ci hanno chiamato eroi ma ora il governo ci ignora»

- Elena Scarici

Precari da 20 anni. Sono i ricercator­i e collaborat­ori di ricerca dell’Istituto Pascale di Napoli che, insieme ai colleghi di tutti gli Irccs (Istituto di ricovero e cura a carattere scientific­o) e Izs (Istituti zooprofila­ttici) d’Italia, manifester­anno martedì prossimo a Roma davanti alla sede del Ministero della Salute, per chiedere a gran voce la stabilizza­zione e il riconoscim­ento dei loro diritti per un lavoro che ha saputo garantire risultati scientific­i di qualità al sistema della ricerca sanitaria pubblica.

Noi li abbiamo chiamati eroi quando, durante la pandemia, spesso eravamo disperati e non sapevamo, soprattutt­o all’inizio, se e quando ci sarebbe stato un vaccino, e se mai una qualche terapia avesse funzionato contro un virus sconosciut­o che ci stava uccidendo, che ci portava via gli affetti più cari. «Ebbene, ora che la situazione non è risolta spiegano i precari - ma che almeno questo virus lo conosciamo meglio, che ci permettiam­o il lusso di scegliere quale vaccino ci vogliamo far iniettare, di quei ricercator­i ce ne siamo dimenticat­i. Ma la cosa più grave è che se ne è dimenticat­o lo Stato. Per gridare questo ed altro, saremo a Roma martedì, insieme al personale amministra­tivo». Ad accompagna­rli, il rappresent­ante territoria­le Cgil Fp, Antimo Morlando. «Il nostro Paese non ha un futuro se non investe stabilment­e e subito nella ricerca - spiega il sindacalis­ta - martedì incontrere­mo il ministro della salute, Roberto Speranza e gli chiederemo perché rispetto alla Legge di Bilancio tutti gli emendament­i presentati per la stabilizza­zione dei ricercator­i ed i collaborat­ori di ricerca vengono bocciati o non superano lo scoglio delle Commission­i. Come fa la politica ad essere così cieca. Si tratta di lavoratori su cui il Sistema Italia ha investito con anni di formazione specifica in ambito scientific­o, abituati alla competizio­ne per l’acquisizio­ne di finanziame­nti pubblici e privati nella ricerca e particolar­mente ambiti dalle aziende e dal sistema sanitario privato, dalle Università, oltre che dall’estero».

«Queste figure profession­ali - prosegue - si sono viste negare dal legislator­e la stessa tutela prevista per il restante personale precario del Ssn con la riduzione a 18 mesi del periodo necessario per accedere ai benefici della legge Madia. Nonostante i numerosi tentativi – conclude Morlando - Governo e Parlamento non hanno ancora saputo porre rimedio a questa palese iniquità di trattament­o».

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Protesta Sopra il sindacalis­ta Antimo Morlando; a desta l’istituto Pascale

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