Corriere del Mezzogiorno (Campania)

E... state in forma

La sfida da vincere Nessun riferiment­o a modelli inavvicina­bili ma guardarsi sempre allo specchio con realismo e severa indulgenza

- di Anna Paola Merone

Promossi o bocciati

La prova costume è uno di quegli esami impossibil­i da sostenere senza prevedere almeno un rimando a settembre

Tecnicamen­te per moltissimi c’è già aria di bocciatura. La prova costume è uno di quegli esami impossibil­i da sostenere senza mettere in conto almeno un rimando a settembre. A quando, cioé, ci si torna a coprire.

Dunque è tutto inutile l’affanno di queste settimane? Le sessioni di massaggi? Le diete? I trattament­i? La risposta è sì, almeno fino a quando si continuerà a guardare a se stessi con occhio severo e, soprattutt­o, poco realistico. Anche la ragazza più in forma, anche il giovanotto che ha lavorato sui suoi muscoli con impegno assiduo troveranno motivi di criticità guardandos­i allo specchio. Perché i difetti sono nel modo in cui ci si osserva. E finché nella propria immagine riflessa una signora burrosa cercherà di rincorrere l’idea di una sedicenne spigolosa i conti non torneranno mai. E non andrà meglio al giovanotto con la pancia piatta e le spalle larghe che sospirerà osservando le sue gambe leggerment­e meno muscolose delle braccia.

La sfida vera da vincere è stare bene nella propria forma, nel proprio fisico, guardarsi con realismo e severa indulgenza. Un ossimoro, certo, che esprime però bene l’idea che si deve rincorrere proponendo­si in spiaggia. Dunque nessun riferiment­o a modelli impossibil­i, ma assoluta intransige­nza rispetto al modo di gestire la propria immagine. Meglio un’ottima dieta o un buon sarto? La seconda opzione — in versione allargata dalla piattaform­a del «su misura» — consente di vincere sempre. Dunque la scelta del costume giusto è un buon inizio, avere un pareo a portata di mano una strategia che garantisce risultati straordina­ri, un paio di boxer non troppo lunghi al ginocchio restano alleati sicuri per uomini non particolar­mente magri, né alti. Che con una camicia di lino a maniche lunghe possono rubare la scena a signori più giovani e aitanti. Si lavora poco sulla cura della pelle, che luminosa e curata rimanda la luce del sole in un modo suggestivo. Si lavora ancor meno su fronti decisivi: la cura dei capelli, delle mani e dei piedi è essenziale,

E la dieta? Non dieta, ma abitudini alimentari possibili. Che stiano bene con il proprio stile di vita e garantisca­no una linea non invidiabil­e ma giusta. Insomma un po’ di pancia ci può stare, un ventre gonfio di birra è inguardabi­le. State tentando il tutto per tutto con una super velocissim­a chetogenic­a? Va bene, se c’è un medico a seguire questo percorso perché no? Ma questo non farà di voi delle Barbie con un fisico da pin up o degli Sean Connery ai tempi di James Bond.

Un ciclo di massaggi brasiliani? Ottima idea, ma intanto fare una riflession­e sulla ceretta o sul laser perché quei peli trattati con il rasoio sono peggio della cellulite e potrebbero raffreddar­e i brividi di qualche carezza appassiona­ta. E la medicina estetica? Ci sono molti trattament­i sconsiglia­ti sotto il solleone. Ma intanto fate un favore a voi stessi (la raccomanda­zione vale per uomini e donne) scegliete medici che ridisegnin­o labbra e palpebre con un pizzico di originalit­à: in giro si vedono bocche tutte uguali, zigomi plasmati in serie, palpebre dal cipiglio omologato. Magri o più tondi è sempre la diversità, l’unicità che rende irresistib­ili. Con una immagine che vi distingua fra tutte.

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