Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Frutta e verdura a chilometro zero I superfood che allungano la vita
Nelle sostanze che contengono sono presenti i migliori alleati per la salute Dalle antocianine al licopene uno scudo efficace contro il rischio tumorale
Inutile fare colazione con un Acai bowl e dissetarsi con una Moringa limonata se poi ci rimpinziamo di pizza, gelati e alcolici. È risaputo che i superfood non solo esistono ma sono stati analizzati e approvati dalla comunità scientifica che ne ha riconosciuto la straordinaria valenza salutistica. La lista ufficiale dei 20 longevity food, quelli che allungano la vita, comprende frutta e verdura a km zero che, non dovendo subire le conseguenze dei lunghi viaggi, contengono più nutrienti e hanno un’impronta di carbonio bassa, a difesa anche della salute ambientale. Nella top 20 entrano le arance rosse che, grazie alle antocianine, attivano funzioni antitumorali. La stessa sostanza è presente anche nei cavoli cappuccio rossi, nel radicchio, nelle ciliegie, nei frutti di bosco e nelle melanzane. I superfood esotici, tanto di moda negli ultimi anni, sono un concentrato di principi attivi, è innegabile ma a discapito dell’impatto ambientale e, spesso addizionati di conservanti. Alle bacche di Goji essiccate (ricche di zuccheri) meglio optare per un pugno di mirtilli neri di stagione. Per sfruttare al meglio le proprietà curative degli alimenti funzionali, è necessario però consumarli, a rotazione, tutti i giorni. Basterà studiare quelli più adatti alle proprie esigenze e osservare qualche precauzione per elale borare piatti tanto salubri quanto squisiti.
Pomodori neri
Questo portento della natura, grazie alla concentrazione di licopene, contribuisce a ridurre il rischio di cancro alla prostata, all’apparato digerente e al pancreas mentre, le vitamine C, A e B6, agiscono contro l’infiammazione, aiutando il cuore. I pomodori neri, in particolare, contengono proprietà nutraceutiche sia dei “consanguinei” rossi che dei frutti a buccia scura come il mirtillo e l’uva, capaci di rallentare l’invecchiamento e lo stress ossidativo. È importante ricordarsi di non surgelare i pomodori ed evitare di eliminare la buccia, ricchissima di licopene. Questa sostanza viene veicolata dai grassi per cui è necessario condire i pomodori con l’olio Evo. Se poi volete preservare gusto e profumi, non conservateli in frigo. Il super-piatto? Il Gazpacho a base di pomodori, cipolle, peperoni dolci, aglio e cetrioli, tutti rigorosamente crudi, frullati e conditi con pepe, olio e aceto di mele. Un booster per la salute.
Patate viola
Originarie del Sud America, ormai si coltivano anche in Italia (scegliete sempre prodotti locali). Antico tubero colorato, amato dagli chef, protegge la vista, previene i tumori e abbassa la pressione sanguigna. Tranquilli: non è geneticamente modificato. La colorazione viola è data dalle antocianine, particolari flavonoidi che rendono questa tipologia un alleato della salute. Le stesse sostanze si trovano in tutta la frutta e la verdura che vanno dal viola al blu, ad esempio, i mirtilli ma, le patate viola, ne contengono di più (circa 150 mg di antiossidanti per 100 gr a crudo). L’alto contenuto di antociani, il minore indice glicemico e un buon contenuto proteico, rendono straordinari, al palato e alla vista, gli gnocchi viola conditi con pesto di basilico fresco, pinoli ed olio Evo.
Ostriche
Sono afrodisiache? Molto di più! I frutti di mare, in generale e i crostacei fanno bene al cervello. Vongole, cozze e affini forniscono una grande quantità di nutrienti essenziali per tutto il corpo. Il consumo abituale è in grado di coprire l’80% del fabbisogno nutrizionale in tutte le fasce d’età. In particolare, è scientificamente provato che questi alimenti rafforzano la memoria intervenendo sulla concentrazione e attività intellettuale. Contengono una proporzione moderata di manganese, elemento chimico che l’organismo non produce da solo: un turbo per le prestazioni dei neuroni. La quantità di triptofano contenuta inoltre, rende il loro consumo fondamentale per il buon umore. Un recente studio pubblicato sul Journal of American Medical Association ha evidenziato che il consumo regolare di bivalvi riduce del 47% il rischio di Alzheimer.