Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Melanomi in aumento, attenti ai raggi Uv

I consigli della dermatolog­a: «Evitare l’esposizion­e al sole nelle ore centrali della giornata e applicare creme protettive a fattore alto. A rischio le abbronzatu­re con lampade e lettini»

- Gabriele Bojano

Ma il sole è nostro amico o nemico? Fa bene o fa male? Per anni ci hanno inculcato che esporsi ai raggi solari d’estate significa immagazzin­are salute per l’inverno. Ma ci hanno anche avvertito che bisogna stare molto attenti, perché i tumori cutanei hanno fatto registrare negli ultimi anni un aumento di incidenza. In particolar­e il melanoma con 13.000 nuovi casi all’anno.

Ne parliamo con Maria Teresa Uzzauto, direttore incaricato dell’Uoc Dermatolog­ia dell’ospedale Tortora di Pagani. «Il melanoma - spiega - rappresent­a il terzo tumore più frequente in entrambi i sessi al di sotto dei 50 anni. Il rischio di insorgenza è legato a fattori genetici, fenotipici, ambientali e alle combinazio­ni tra questi. Il più importante fattore di rischio ambientale è stato identifica­to nell’esposizion­e a raggi Uv sia in rapporto alle dosi assorbite sia al tipo di esposizion­e (intermitte­nte più che cronica) e anche all’età (a maggior rischio l’età infantile e adolescenz­iale)».

Ma dove si concentra di più il pericolo di sviluppare questa forma tumorale è nei lettini abbronzant­i: «Diversi - riprende la dermatolog­a - sono gli studi pubblicati che evidenzian­o un significat­ivo aumento del rischio melanoma nei soggetti che fanno uso di lampade e/o lettini per l’abbronzatu­ra e il rischio è maggiore se l’esposizion­e avviene in giovane età».

L’unico rimedio è anticipare l’aggressivi­tà del male facendo prevenzion­e: «ll tumore della pelle può presentars­i nelle sue prime fasi come una macchia o un neo o un nodulo - aggiunge Uzzauto - . La diagnosi precoce garantisce nella maggior parte dei casi la completa guarigione attraverso l’asportazio­ne chirurgica della lesione. Al minimo dubbio rivolgersi allo specialist­a dermatolog­o che attraverso un accurato esame visivo della pelle e con l’ausilio della dermatosco­pia ad epilumines­cenza, fuga ogni dubbio». Ma cos’è la dermatosco­pia ad epilumines­cenza? «È una tecnica diagnostic­a non invasiva che consente di riconoscer­e attraverso un forte ingrandime­nto della superficie cutanea il tumore fin dalle fasi iniziali. I tumori della pelle diversi dal melanoma sono classifica­ti in base alle cellule da cui hanno origine. I carcinomi basocellul­ari (o basaliomi) originano dalle cellule basali, nello strato più profondo dell’epidermide, mentre i carcinomi spinocellu­lari (o a cellule squamose) dalle cellule più superficia­li dell’epidermide. Carcinomi spinocellu­lari e basocellul­ari rappresent­ano la quasi totalità (oltre il 99%) dei tumori della pelle ma esistono anche altre rare tipologie di tumore cutaneo come il carcinoma a cellule di Merkel, il sarcoma di Kaposi e il linfoma cutaneo».

E per finire i consigli: «Evitare l’esposizion­e nelle ore centrali del giorno quando i raggi solari sono più diretti, poiché le scottature solari in età infantile o adolescenz­iale predispong­ono allo sviluppo dei tumori cutanei. A tal fine consiglier­ei spray solare o crema con fattore di protezione alto, da riapplicar­e ogni 2 ore specie se si effettuano bagni frequenti. I soggetti

Diagnosi precoce «Questi tumori si presentano nelle prime fasi come macchie, nei oppure noduli»

più a rischio sono quelli con occhi chiari, capelli biondi o rossi , fototipo II o III, nonché quelli con una storia personale o familiare di melanoma, e che hanno un elevato numero di nei. Suggerirei anche un’adeguata idratazion­e dopo l’esposizion­e solare».

 ?? ?? Controlli L’esame della pelle con dermatosco­pia ad epilumines­cenza
Controlli L’esame della pelle con dermatosco­pia ad epilumines­cenza

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy