Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Melanomi in aumento, attenti ai raggi Uv
I consigli della dermatologa: «Evitare l’esposizione al sole nelle ore centrali della giornata e applicare creme protettive a fattore alto. A rischio le abbronzature con lampade e lettini»
Ma il sole è nostro amico o nemico? Fa bene o fa male? Per anni ci hanno inculcato che esporsi ai raggi solari d’estate significa immagazzinare salute per l’inverno. Ma ci hanno anche avvertito che bisogna stare molto attenti, perché i tumori cutanei hanno fatto registrare negli ultimi anni un aumento di incidenza. In particolare il melanoma con 13.000 nuovi casi all’anno.
Ne parliamo con Maria Teresa Uzzauto, direttore incaricato dell’Uoc Dermatologia dell’ospedale Tortora di Pagani. «Il melanoma - spiega - rappresenta il terzo tumore più frequente in entrambi i sessi al di sotto dei 50 anni. Il rischio di insorgenza è legato a fattori genetici, fenotipici, ambientali e alle combinazioni tra questi. Il più importante fattore di rischio ambientale è stato identificato nell’esposizione a raggi Uv sia in rapporto alle dosi assorbite sia al tipo di esposizione (intermittente più che cronica) e anche all’età (a maggior rischio l’età infantile e adolescenziale)».
Ma dove si concentra di più il pericolo di sviluppare questa forma tumorale è nei lettini abbronzanti: «Diversi - riprende la dermatologa - sono gli studi pubblicati che evidenziano un significativo aumento del rischio melanoma nei soggetti che fanno uso di lampade e/o lettini per l’abbronzatura e il rischio è maggiore se l’esposizione avviene in giovane età».
L’unico rimedio è anticipare l’aggressività del male facendo prevenzione: «ll tumore della pelle può presentarsi nelle sue prime fasi come una macchia o un neo o un nodulo - aggiunge Uzzauto - . La diagnosi precoce garantisce nella maggior parte dei casi la completa guarigione attraverso l’asportazione chirurgica della lesione. Al minimo dubbio rivolgersi allo specialista dermatologo che attraverso un accurato esame visivo della pelle e con l’ausilio della dermatoscopia ad epiluminescenza, fuga ogni dubbio». Ma cos’è la dermatoscopia ad epiluminescenza? «È una tecnica diagnostica non invasiva che consente di riconoscere attraverso un forte ingrandimento della superficie cutanea il tumore fin dalle fasi iniziali. I tumori della pelle diversi dal melanoma sono classificati in base alle cellule da cui hanno origine. I carcinomi basocellulari (o basaliomi) originano dalle cellule basali, nello strato più profondo dell’epidermide, mentre i carcinomi spinocellulari (o a cellule squamose) dalle cellule più superficiali dell’epidermide. Carcinomi spinocellulari e basocellulari rappresentano la quasi totalità (oltre il 99%) dei tumori della pelle ma esistono anche altre rare tipologie di tumore cutaneo come il carcinoma a cellule di Merkel, il sarcoma di Kaposi e il linfoma cutaneo».
E per finire i consigli: «Evitare l’esposizione nelle ore centrali del giorno quando i raggi solari sono più diretti, poiché le scottature solari in età infantile o adolescenziale predispongono allo sviluppo dei tumori cutanei. A tal fine consiglierei spray solare o crema con fattore di protezione alto, da riapplicare ogni 2 ore specie se si effettuano bagni frequenti. I soggetti
Diagnosi precoce «Questi tumori si presentano nelle prime fasi come macchie, nei oppure noduli»
più a rischio sono quelli con occhi chiari, capelli biondi o rossi , fototipo II o III, nonché quelli con una storia personale o familiare di melanoma, e che hanno un elevato numero di nei. Suggerirei anche un’adeguata idratazione dopo l’esposizione solare».