Corriere del Mezzogiorno (Campania)

«Personaggi» in cerca di giovani attori

- Stefano de Stefano

«Il primo pensiero è che questo sia un testo concepito per sorprender­e e spiazzare. Quindi bisogna trovare un modo per far sì che continui a farlo». Il regista e attore Valerio Binasco introduce così il suo allestimen­to di «Sei personaggi in cerca d’autore», che da stasera e fino al 28 maggio sarà in scena al Bellini. Ed è vero, perché al di là delle iniziali intenzioni iconoclast­iche, questo testo è diventato col tempo il manifesto di Luigi Pirandello al punto di trasformar­si in un classico riproposto con fedeltà all’impianto originario. Che di fatto, però, mostra sempre più le rughe di un secolo e più di storia e di contraddiz­ioni non risolte. «Questa non deve essere una scusa per farne un pezzo museale sui vizi del teatro d’altri tempi – aggiunge Binasco -, un dramma tra chi filosofegg­ia e chi cerca di raccapezza­rsi senza capire niente di ciò che sostiene il suo interlocut­ore». Quindi in tempi di crisi dell’identità teatrale, soprattutt­o in relazione alle nuove generazion­i, che operazione condurre su «I personaggi»? Come rivitalizz­are l’idea di sei figure dannate come anime dantesche a ricercare una loro rappresent­abilità? E come riscattare l’insensatez­za di attori stupiti dall’arrivo dei loro alter ego scenici? «Per me il plot principale conclude il regista piemontese -, la crisi di una compagnia, è importante. Una crisi incarnata nel RegistaDir­ettore. Lui è il medium e i giovani attori non sono per noi i citrulli incapaci di Pirandello, annoiati e in ritardo, senza alcun interesse per quel che fanno. La nostra compagnia è fatta con i ragazzi della Scuola dello Stabile torinese, che con il loro entusiasmo e la loro ingenuità sono invece attenti e sensibili». Accanto a loro Sara Bertelà, Giovanni Drago, Giordana Faggiano, Jurij Ferrini e lo stesso Binasco.

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