Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Gli operai ex Whirlpool: finalmente vediamo un futuro
I lavoratori riuniti ieri nello stabilimento di via Argine. Polemiche nel sindacato
A 24 ore dal tavolo al ministero delle Imprese e del Made in Italy sulla vertenza della ex Whirlpool di Napoli, sia l’azienda vincitrice del bando per l’acquisizione del sito di via Argine (che si è impegnata nella reindustrializzazione e nell’assunzione di tutti gli addetti), la TeaTek Group, sia gli stessi lavoratori sembrano soddisfatti dell’esito dell’incontro, decisi più che mai ad andare avanti su una strada che fino a pochi mesi fa — prima dell’ingresso nella vertenza da parte della Zes Campania — sembrava quasi impossibile. Forse unica nota stonata dell’assemblea che si è tenuta ieri in fabbrica con i 312 lavoratori ex Whirlpool, il sindacato di categoria, in particolare alcuni rappresentanti che più che spiegare il piano che TeaTek aveva il giorno precedente presentato a Roma, sembravano più preoccupati di mettere il proprio cappello sulla conclusione positiva di questa lunga e complicata vertenza.
Ma in realtà non si può parlare di conclusione fino a quando i 312 non apporranno la loro firma su un contratto di lavoro vero e proprio. E come ha ricordato Gianluca Ficco, segretario nazionale della Uilm a qualche suo collega un po’ polemico «preoccupiamoci prima che tutti vengano riassunti e poi litighiamo tra di noi se è proprio necessario».
Sempre ieri Felice Granisso, ceo di TeaTek Group ha sottolineato che «sentire a fianco il Governo e le istituzioni tutte è motivo ulteriore di sprono per andare avanti con ottimismo nell’investimento previsto». Nell’aderire alla manifestazione d’interesse del commissario Zes, spiega ancora, «ci è stata chiara sin dall’inizio la responsabilità sociale che assumeremo. Ci impegniamo a rispettare tutto ciò da noi proposto. Dalle istituzioni abbiamo ricevuto incoraggiamento e sostegno. Abbiamo accolto, con grande soddisfazione, la disponibilità di tutti ad accompagnare e sostenere con ogni strumento possibile la rinascita del sito ex Whirlpool».
Nei prossimi giorni, chiosa Granisso, «saremo impegnati in un serrato confronto con le organizzazioni sindacali, il governo nazionale, e le istituzioni locali per giungere, nel tempo più rapido possibile, all’inizio del processo. Siamo sicuri che così facendo e con il concorso di tutti, la proposta sarà più forte e ambiziosa fornendo a Napoli ed il Paese una industria strategica e sostenibile economicamente, ambientalmente e socialmente. Un nuovo “made in Italy” che saprà, come la tradizionale manifattura italiana, conquistare nuovi mercati in tutto il mondo».
Ma parlano anche i lavoratori: «Oggi – dice l’ex rsu Vincenzo Accurso — possiamo finalmente guardare avanti verso un futuro concreto. Quattro anni di difficoltà e sofferenze, fatte di altrettanti sacrifici e lotta, ripagano la nostra resistenza per un diritto al lavoro sempre negato». Sulla vicenda intervengono anche i confederali: Giovanni Sgambati numero uno della Uil Campania si augura «che tutte le istituzioni, adesso mettano in atto celermente tutte quelle azioni e risorse che possono realizzare e concretizzare la trasformazione del sito prima della scadenza della naspi dei lavoratori, prevista per il 31 ottobre». E il leader della Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci avverte che «in raccordo con il ministero del Lavoro saranno individuati adeguati strumenti per supportare le lavoratrici e i lavoratori, utilizzando gli ammortizzatori sociali, tra cui la CIGS, le opportunità offerte da strumenti alternativi, quali il Fondo Nuove Competenze, e i percorsi formativi che sono nelle disponibilità della Regione Campania».
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Felice Granisso (TeaTek) Dalle istituzioni abbiamo ricevuto incoraggiamento e sostegno