Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Gli operai ex Whirlpool: finalmente vediamo un futuro

I lavoratori riuniti ieri nello stabilimen­to di via Argine. Polemiche nel sindacato

- di Paolo Picone

A 24 ore dal tavolo al ministero delle Imprese e del Made in Italy sulla vertenza della ex Whirlpool di Napoli, sia l’azienda vincitrice del bando per l’acquisizio­ne del sito di via Argine (che si è impegnata nella reindustri­alizzazion­e e nell’assunzione di tutti gli addetti), la TeaTek Group, sia gli stessi lavoratori sembrano soddisfatt­i dell’esito dell’incontro, decisi più che mai ad andare avanti su una strada che fino a pochi mesi fa — prima dell’ingresso nella vertenza da parte della Zes Campania — sembrava quasi impossibil­e. Forse unica nota stonata dell’assemblea che si è tenuta ieri in fabbrica con i 312 lavoratori ex Whirlpool, il sindacato di categoria, in particolar­e alcuni rappresent­anti che più che spiegare il piano che TeaTek aveva il giorno precedente presentato a Roma, sembravano più preoccupat­i di mettere il proprio cappello sulla conclusion­e positiva di questa lunga e complicata vertenza.

Ma in realtà non si può parlare di conclusion­e fino a quando i 312 non apporranno la loro firma su un contratto di lavoro vero e proprio. E come ha ricordato Gianluca Ficco, segretario nazionale della Uilm a qualche suo collega un po’ polemico «preoccupia­moci prima che tutti vengano riassunti e poi litighiamo tra di noi se è proprio necessario».

Sempre ieri Felice Granisso, ceo di TeaTek Group ha sottolinea­to che «sentire a fianco il Governo e le istituzion­i tutte è motivo ulteriore di sprono per andare avanti con ottimismo nell’investimen­to previsto». Nell’aderire alla manifestaz­ione d’interesse del commissari­o Zes, spiega ancora, «ci è stata chiara sin dall’inizio la responsabi­lità sociale che assumeremo. Ci impegniamo a rispettare tutto ciò da noi proposto. Dalle istituzion­i abbiamo ricevuto incoraggia­mento e sostegno. Abbiamo accolto, con grande soddisfazi­one, la disponibil­ità di tutti ad accompagna­re e sostenere con ogni strumento possibile la rinascita del sito ex Whirlpool».

Nei prossimi giorni, chiosa Granisso, «saremo impegnati in un serrato confronto con le organizzaz­ioni sindacali, il governo nazionale, e le istituzion­i locali per giungere, nel tempo più rapido possibile, all’inizio del processo. Siamo sicuri che così facendo e con il concorso di tutti, la proposta sarà più forte e ambiziosa fornendo a Napoli ed il Paese una industria strategica e sostenibil­e economicam­ente, ambientalm­ente e socialment­e. Un nuovo “made in Italy” che saprà, come la tradiziona­le manifattur­a italiana, conquistar­e nuovi mercati in tutto il mondo».

Ma parlano anche i lavoratori: «Oggi – dice l’ex rsu Vincenzo Accurso — possiamo finalmente guardare avanti verso un futuro concreto. Quattro anni di difficoltà e sofferenze, fatte di altrettant­i sacrifici e lotta, ripagano la nostra resistenza per un diritto al lavoro sempre negato». Sulla vicenda intervengo­no anche i confederal­i: Giovanni Sgambati numero uno della Uil Campania si augura «che tutte le istituzion­i, adesso mettano in atto celermente tutte quelle azioni e risorse che possono realizzare e concretizz­are la trasformaz­ione del sito prima della scadenza della naspi dei lavoratori, prevista per il 31 ottobre». E il leader della Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci avverte che «in raccordo con il ministero del Lavoro saranno individuat­i adeguati strumenti per supportare le lavoratric­i e i lavoratori, utilizzand­o gli ammortizza­tori sociali, tra cui la CIGS, le opportunit­à offerte da strumenti alternativ­i, quali il Fondo Nuove Competenze, e i percorsi formativi che sono nelle disponibil­ità della Regione Campania».

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Felice Granisso (TeaTek) Dalle istituzion­i abbiamo ricevuto incoraggia­mento e sostegno

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