Corriere del Mezzogiorno (Campania)

L’omaggio di Campanella alla pianista Pina Buonomo

- D. A.

Un anno fa ci lasciava il maestro Pina Buonomo, docente generosa e appassiona­ta e stasera, dalle 18, il Conservato­rio San Pietro a Majella, in cui la pianista ha operato per la quasi interezza della sua vita, la ricorda con un evento. Protagonis­ta Michele Campanella, che racconta: «Uno dei ricordi più cari e significat­ivi di Pina Buonomo risale al 1966; avevo appena vinto, inaspettat­amente per me, il Premio Busoni, eseguendo il primo tempo del Concerto n.1 di Brahms; insieme con il trofeo di rito, al vincitore era assegnata l’opportunit­à di eseguire l’intero Concerto al Teatro San Carlo con l’orchestra… E devo confessare che tanto poca era in me la fiducia di potere vincere, che avevo praticamen­te trascurato i due tempi successivi del concerto. Ero atterrito, quando, invitata dal maestro Vitale entrò in campo Pina Buonomo, che si dedicò per una settimana e più, a tempo pieno a casa sua, a prepararmi il programma, come tutor e come sostituto d’orchestra. Devo dire che mi ha letteralme­nte salvato la carriera».

Insieme con un contributo del professor Renato Di Benedetto, ci sarà oggi un omaggio alla grande didatta con il maestro Campanella che eseguirà un programma dell’autore prediletto da Pina Buonomo: Robert Schumann. «Pina aveva fatto proprio un principio di Vitale - aggiunge Campanella - quello di impegnarsi perché nessun allievo restasse indietro, con un sommo rispetto della persona, senza frenare i più dotati, ma in qualche modo colmando le distanze. Quell’amore per la musica in quanto tale, portava il maestro Vitale ad azzerare ogni condizione di svantaggio, fosse essa per il censo, come per il genere. Una Scuola che sapeva essere un passo avanti in tutto».

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