Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Bus in sosta, negozi «oscurati» Commercianti imbufaliti
La mobilitazione dei sindacati confederali ieri a Napoli con la partecipazione di migliaia di manifestanti che hanno raggiunto dal Lungomare e dalla Riviera di Chiaia il palco allestito alla Rotonda Diaz, avrebbe provocato sul piano della viabilità cittadina «gravi danni ai lavoratori e alle imprese napoletane del commercio». È l’accusa mossa nei confronti del Comune da Confcommercio Napoli. Il presidente dell’associazione, Massimo Di Porzio, precisa: «Non siamo contro il sindacato, ma questo è un disastro che si doveva evitare», e spiega che i dispositivi straordinari di traffico andavano concordati con le associazioni di categoria. Pier Luigi de Caro di Confcommercio Chiaia, incalza: «Non se ne può più di questo atteggiamento menefreghista da parte dell’amministrazione nei confronti dei cittadini e in particolare del nostro quartiere». Va detto che i sindacati avevano comunicato la data della manifestazione già un mese fa. In un primo momento si era parlato di allestire il palco in piazza del Plebiscito, poi la scelta è ricaduta sulla Rotonda Diaz. Ma l’insofferenza degli operatori del commercio non si limita alla manifestazione di ieri ma si allarga all’intera gestione del Lungomare da parte del Comune. «Siamo devastati — dice Pier Luigi de Caro, di Confcommercio Chiaia — dalla presenza di gente che si comporta male, e dall’assenza totale delle forze dell’ordine. A Napoli è stato impossibile in mattinata spostarsi nella zona centrale. Se c’è il diritto a manifestare non c’è quello di trasformare in un inferno la vita dei residenti a Napoli. Manfredi ed il suo assessore all’immobilità Cosenza ci sono riusciti».