Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Ntt Data a Salerno «Lavoro per 100 giovani e cresce l’innovazione»
Un piano di assunzioni di 100 neolaureati, di cui 50 già reclutati, e l’impegno a trasformare Salerno in città dell’eccellenza tecnologica. Con queste credenziali apre nel capoluogo campano la sua quarta sede al Sud (dopo Napoli, Cosenza e Bari) NTT DATA, la multinazionale giapponese leader nel settore della consulenza e dei servizi IT. La sede è nel cuore del centro storico, nell’ex convento di San Michele, risalente all’XI secolo, di recente ristrutturato dalla Fondazione Carisal, che lo gestisce in collaborazione con Palazzo Innovazione per le attività di coworking.
«La presenza di NTT DATA a Salerno ci rende particolarmente orgogliosi - ha detto dopo il taglio del nastro il sindaco Vincenzo Napoli - da tempo stiamo puntando su centri di ricerca e laboratori all’avanguardia per diventare a tutti gli effetti città delle buone pratiche e dell’eccellenza». L’obiettivo del nuovo insediamento è stato illustrato da Luca Isetta, chief operating officer di NTT DATA Italia: «Vogliamo investire sul territorio, promuovere il southworking e creare lavoro in loco, scoraggiando la fuga dei talenti all’estero». A tal proposito Isetta ha annunciato che si mira a raggiungere entro il 2023 a Salerno i 100 dipendenti, inserendo in organico 50 nuove risorse che vanno ad aggiungersi a quelle già impiegate. «I profili richiesti - ha aggiunto il coo - sono Java Developer, Net Developer, Cloud Engineer, Solution Architect, Functional Analyst, Data Engineer e Data Architect, con livelli di esperienza che spaziano dai neolaureati ai senior».
L’obiettivo di Salerno rientra nel più complessivo piano di sviluppo di NTT DATA da 200 milioni di euro e 5mila assunzioni previsto per il 2025 in Italia.
All’inaugurazione è intervenuto anche Domenico Credentino, presidente di Fondazione Carisal che, manifestando apprezzamento per l’iniziativa, ha sottolineato l’enorme discrasia tra le fondazioni di origini bancarie che esistono al Nord, che sono 80, e quelle del Sud, che si fermano a 6. «E il patrimonio economico di tutte e sei - ha aggiunto - equivale ad una sola fondazione del Nord».