Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Gli scontri, la politica e un brivido di follia

- di Anna Paola Merone

Luigi de Magistris guarda negli occhi la moglie Maria Teresa Dolce e, d’un fiato, le dice che correrà per la poltrona di sindaco di Napoli. Lei resta in silenzio un istante, poi dice: «Ecco la prova regina della tua follia». Fra di loro gli scontri e i confronti sono il pane quotidiano. Il patto non scritto è che, se si è in disaccordo, lo si dice con chiarezza e senza livore. E poi si va avanti, uniti. Una ricetta che, fra alti e bassi, ha sempre funzionato. I due si conoscono in Calabria nel dicembre 1995. Lui ha 28 anni e ha ottenuto la prima sede da magistrato. Lei ne ha 25 anni ed è un avvocato di Catanzaro. Si incrociano nei corridoi del tribunale ed è il fratello di Maria Teresa — collega di Luigi — a presentarl­i. Al bar del Palazzo di giustizia lui ordina una spremuta e lei resta colpita da una scelta fatta senza la spocchia che accompagna tutti i giovani magistrati in giro per la Procura, desiderosi di fare colpo su di lei con affettazio­ne. Due mesi dopo, nel febbraio 1996, si fidanzano. A maggio 1998 le nozze. Lui resta in Calabria tre anni poi, nel 1999, viene trasferito a Napoli. E lei, che intanto ha sospeso la sua attività di avvocato, lo segue. Nel febbraio del 2000 nasce Andrea, il loro primogenit­o, nel 2004 Giuseppe. Lo schema familiare è molto chiaro. Luigi ha al lavoro un approccio totalizzan­te e la politica è per lui un magnete potentissi­mo. Lei ha una rara capacità da equilibris­ta. Ha ripreso a lavorare, come insegnante — responsabi­le di una scuola paritaria poi di ruolo alle superiori, vincitrice del concorso per la cattedra di diritto — e combatte su una trincea difficile. Il rapporto di coppia è sollecitat­o da scosse di adrenalina ma anche da tensioni forti. Lui è ancora più assente da europarlam­entare e, intanto, torna come magistrato in Calabria. Ma lei non molla. Con approccio critico gli è vicino e intanto tiene insieme la famiglia, della quale intanto entra a far parte anche il cane Nala. Fa di Napoli la sua città e intreccia una rete di amicizie finanche più salda di quella che ha lui. Non apprezza la scelta di Luigi di dimettersi dalla magistratu­ra. E lo dice con fermezza: per lui la toga era un sogno e vincere il concorso è stato il giorno più bello della sua vita. Ma la scelta è presa. Lo sguardo è puntato sulla politica mentre Maria Teresa subisce gli attacchi di chi non ama lui. Risponde punto su punto, convinta che una moglie non debba essere bersaglio degli oppositori politici di un marito e sbandiera anche posizioni ostinate e contrarie. Intanto il timido Luigi in politica ruggisce e diventa protagonis­ta. È piacione e il pubblico femminile non lo ignora. Maria Teresa fa spallucce. Decisa e intelligen­te lavora sulla complicità di coppia e sui meccanismi di un rapporto cui riesce a dare consuetudi­ne. Anche se imbrigliar­e il «sindaco emerito» è sfida complessa. Gli ideali, un approccio generoso alla vita, la passione per il teatro, i viaggi consumati nei ritagli di tempo e il piacere di ritrovarsi nella casa al mare, a Soverato, sono punti di contatto che li tengono insieme. In una cornice non ordinaria. E mai scontata.

"In due Il primo incontro al bar del tribunale: 28 anni insieme in direzioni opposte

 ?? ??
 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy