Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Ranucci, Tozzi e Mauro vincono il 28° Cimitile
Presentata l’edizione 2023 della manifestazione, che si svolgerà dal 10 al 17 giugno
Forse la cultura non basta a contrastare l’ottusa logica della guerra, che oggi prevale con l’invasione dell’Ucraina, ma la storia può essere una guida per intraprendere quel percorso di comprensione indicatoci dal 28° Premio Cimitile, la rassegna letteraria nazionale in programma dal 10 al 17 giugno nel suggestivo complesso basilicale paleocristiano dell’entroterra nolano.
Novità librarie e opere inedite, convegni e spettacoli per trattare il tema della Pace con il contributo delle diverse esperienze dei vincitori, a partire dalla incalzante narrazione dei giornalisti Ezio Mauro e Sigfrido
Ranucci, fino all’analisi della contemporaneità proposta dallo scienziato Mario Tozzi.
«Questa kermesse letteraria promuove i valori umanitari affinché ci si mobiliti per quella cultura della pace fondamentale in un mondo che vuole essere civile», dichiara Felice Napolitano, presidente della Fondazione Premio Cimitile.
«La strategia dell’attenzione», pubblicato da Guida Editori, è il titolo del romanzo intimo scelto come miglior opera inedita dal comitato scientifico presieduto da Ermanno Corsi. Tra le opere edite ha inopera vece prevalso il viaggio nel mondo della droga che Simona Sparaco ha condensato nel suo «La vita in una tasca» (Solferino). L’Attualità è appannaggio del geologo e conduttore televisivo Mario Tozzi con il saggio «Mediterraneo inaspettato. La storia del mare nostrum raccontata dai suoi abitanti» (Mondadori). L’ex direttore di «Repubblica» Ezio Mauro riporta invece indietro di un secolo con «L’anno del fascismo. 1922. Cronache della marcia su Roma», miglior di saggistica pubblicata da Feltrinelli, mentre la studiosa Silvana Rapuano esplora un passato remoto con «Archeologia e storia di un monastero Sant’Ilario a Port’Aurea di Benevento» (Edipuglia). Al giornalista e conduttore di Report su Rai 3 Sigfrido Ranucci è stato infine assegnato il premio Antonio Ravel, e al professor Francesco Vaia, direttore generale dell’Istituto Spallanzani di Roma (ma originario di Casandrino) un premio speciale per le sue campagne di sensibilizzazione sul Covid. Altra «guerra» dei giorni nostri.