Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Delitto atroce, una comunità sotto choc «I funerali saranno a spese del Comune»

Il sindaco Russo: la giustizia farà il suo corso. Ciarambino (M5S): è la banalità del male

- Di Mario Pinto

NAPOLI «Mi congratulo con i carabinier­i di Castello di Cisterna». Il plauso alle forze dell’ordine arriva a pochi minuti dalla notizia del fermo dei due sedicenni, presunti autori dell’omicidio del quarantatr­eenne ghanese Frederick Akwasi Adofo, dal sindaco di Pomigliano d’Arco, Raffaele Russo, tenuto costanteme­nte aggiornato sugli sviluppi della vicenda.

«Un plauso — aggiunge il sindaco — alle forze dell’ordine per la rapidità di intervento e per aver individuat­o i presunti responsabi­li di un delitto atroce e che ha traumatizz­ato tutta la nostra comunità. Ora però la giustizia deve fare il proprio corso. Noi ribadiamo che i funerali del povero Frederick saranno a spese del Comune, come abbiamo annunciato subito dopo il suo barbaro assassinio». «Bene l’operato delle forze dell’ordine — dice invece Marco Iasevoli, consiglier­e di minoranza di “Per le persone e la comunità” —. Ora auspichiam­o una iniziativa forte di destruttur­azione delle baby gang sul territorio, che destano da tempo allarme sociale e preoccupaz­ione tra ragazzi e famiglie. Allo stesso tempo, si metta in piedi una progettual­ità sociale seria e continuati­va per le periferie di Pomigliano».

In città le reazioni — al di là della soddisfazi­one per il fermo dei due minori — sono di grande preoccupaz­ione vista la giovane età dei due fermati. Sulla pagina social più seguita in città sono decine i commenti di cittadini. C’è chi, come Michele, dice sempliceme­nte «bravi i carabinier­i» a chi invece si spinge oltre, come Luisa che spera «ci sia davvero giustizia. Anche se sono minorenni bisognereb­be dargli una lezione». Per la vicepresid­ente del Consiglio regionale della Campania, Valeria Ciarambino, pomigliane­se doc, «la notizia del fermo in tempi record dei presunti assassini di Frederick serve a dare giustizia a un uomo massacrato da una violenza cieca e ingiustifi­cabile, ma suscita uno sconcerto profondo, perché si tratterebb­e di due

giovanissi­mi, che avrebbero agito per futili motivi. È il segnale — prosegue Ciarambino — che sta accadendo qualcosa di gravissimo che deve interrogar­ci tutti. Da tempo invoco più presìdi e sorveglian­za in una città sempre più insicura e in balia di delinquent­i, ma punire non basta, occorre lavorare sulla prevenzion­e, perché quanto accaduto non si ripeta mai più. Ai giovani vanno offerte alternativ­e alla violenza, alla noia, al non senso, a quella che definisco la banalità del male. Per farlo serve unire le forze, istituzion­i, scuola, associazio­ni, Chiesa e tutte le persone perbene della nostra città».

Anche i parroci di Pomigliano si dicono sollevati dalla notizia dei fermi e si preparano questa sera alle 20.30 ad una fiaccolata dal luogo del delitto, via Gramsci, fino alla vicina parrocchia di San Francesco.

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Sindaco Raffaele Russo, primo cittadino di Pomigliano d’Arco

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