Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Il plus di Getra, nuova fabbrica e 150 assunzioni «Noi green»
Zigon presenta il piano quinquennale Autonomia totale con il fotovoltaico
media e grande potenza, di trasformatori di distribuzione e di sistemi di interconnessione delle reti ad alta tensione, in occasione dei suoi 75 anni, ha presentato il suo piano strategico, nella sede della Matching Energies Foundation di via Martucci a Napoli.
Cinquanta milioni di investimenti, 150 nuove assunzioni e la costruzione di uno nuovo stabilimento in Campania. Sono questi i numeri illustrati ieri da Marco Zigon, presidente della Getra, insieme con le figlie Claudia e Ludovica, che rappresentano nel Cda aziendale la quarta generazione alla guida del dell’impresa familiare. «Il Gruppo
Getra — ha spiegato Zigon — compie un salto che è dimensionale e qualitativo ma soprattutto culturale, puntando a consolidare la sua posizione a livello nazionale e a conquistare nuovi mercati a livello internazionale. Saremo impegnati, per i prossimi 5 anni, a crescere nel mercato dell’energia in termini di investimenti, occupazione e fatturato, accompagnando lo sviluppo con misure rivolte al benessere dei lavoratori, all’introduzione controllata dell’intelligenza artificiale, all’adozione di pratiche amiche dell’ambiente». A spiegare il progetto della nuova fabbrica Getra è stata Claudia Zigon. «L’esigenza di triplicare la produzione — ha sottolineato — ha spinto l’azienda alla realizzazione di uno stabilimento, che sarà a regime dal 2026 e del quale stiamo ancora valutando il posizionamento ma sarà sicuramente qui in Campania».
I nuovi posti di lavoro saranno 150 e riguarderanno, per la maggior parte, giovani lavoratori che abbiano concluso un ciclo scolastico negli Istituti tecnici professionali. Per quanto riguarda i lavoracamente tori l’azienda casertana ha messo in cantiere una serie di progetti per migliorare il welfare aziendale nell’ottica di wellbeing, a partire da sistemi premiali per i figli dei dipendenti fino ad arrivare all’assistenza psicologica per chi attraversa momenti di fragilità. Un sistema che rimette al centro la sicurezza dei luoghi di lavoro, diventata drammatidi stretta attualità nel mondo energetico dopo la strage di Suviana. Investimenti, internazionalizzazione e welfare sono tenuti insieme nel piano della Getra dalla sfida della sostenibilità.
Per ogni stabilimento saranno infatti installati un impianto di monitoraggio per ridurre del 30 per cento i consumi, e un impianto fotovoltaico, per una produzione di energia annuale da 2,5 Mw/ h, che garantisce l’autosufficienza energetica. Ma Getra non si ferma all’Europa e vede nei mercati occidentali il suo campo d’azione naturale. «Per questo — ha spiegato Ludovica Zigon — l’apertura di un nuovo stabilimento in uno dei Paesi ad elevato fabbisogno di apparecchiature e impianti per la transizione energetica, dove oggi siamo già presenti come Usa, Sud America o Balcani, è fondamentale e ci stiamo lavorando».
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