Corriere del Mezzogiorno (Campania)
LA QUESTIONE NON È SOLO MORALE
Le cronache giudiziarie ci presentano un quadro non esaltante, sicuramente non nuovo, che non sorprende. Gli scandali per abusi, corruzione, voto di scambio, associazione a delinquere, e altro, riempiono le pagine dei giornali periodicamente, scatenando discussioni all’angolo di ogni strada. Tra garantisti e giustizialisti, l’Italia, dal Nord al Sud, continua a dividersi sulla superficie dell’esistente; solo Jannik Sinner, forse grazie alle sue origini altoatesine, la tiene unita, sempre e solo sulla superficie, evidentemente. Senza particolari rischi di smentita, non c’è pubblica amministrazione italiana che, nella sua storia, non sia stata interessata, o almeno lambita, da una indagine giudiziaria o da una grave accusa iscrivendo i suoi protagonisti, anche solo per qualche settimana, tra i «cattivi». Ciò accade per le più sofisticate operazioni criminali, nei contesti che riguardano l’intera nazione, come per le maldestre e goffe manovre locali, che coinvolgono paesini e luoghi remoti. Il fatto che si tratti di cronache non nuove non deve suscitare rassegnazione, e neanche dar luogo alla facile e rituale indignazione, accompagnata da frasi di ordinanza.
Già quarantacinquemila presenze al Comicon nel giorno d’esordio. Oggi attesa la presentazione del gioco «Fuga da Pompei», dove bisognerà fuggire dall’eruzione del Vesuvio. A illustrarlo sarà l’ideatore Ciro Sapone, in compagnia del direttore del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel. «Il fine - spiegano - è didattico».