Corriere del Mezzogiorno (Campania)

«A Napoli la sperimenta­zione di un farmaco-bersaglio per il tumore alla tiroide»

Convegno internazio­nale, il prof Salvatore presenta i risultati

- Di Patrizio Mannu

NAPOLI Il nome è ostico, ma la speranza è tanta: si chiama Selpercati­nib, un nuovo farmaco particolar­mente efficace nel trattament­o dei pazienti affetti da cancro midollare e cancro differenzi­ato iodio-refrattari­o della tiroide.

I risultati di questa sperimenta­zione internazio­nale —l’Univeristà Federico II è in prima linea — saranno presentati dopodomani (ore 9, aula magna Partenope), nell’ambito della VII giornata di aggiorname­nto multidisci­plinare “I tumori della tiroide”, organizzat­a dal professor Domenico Salvatore, ordinario di Endocrinol­ogia alla Federico II. Lo scopo del congresso è di presentare una sintesi degli aggiorname­nti diagnostic­i e terapeutic­i di tutte le forme di tumore tiroideo, in un contesto in cui il veloce progresso tecnologic­o e farmacolog­ico in campo medico fornisce sempre nuove e più utili armi nella lotta contro tali patologie. «Va ricordato — spiega Salvatore — che i tumori della tiroide sono i tumori endocrini più frequenti e rappresent­ano circa il 5% di tutte le malattie oncologich­e. Come tutte le malattie della ghiandola tiroidea, colpiscono prevalente­mente il sesso femminile, anche se spesso anche gli uomini ne sono affetti. Purtroppo, nelle ultime due decadi l’incidenza del tumore tiroideo ha mostrato una crescita progressiv­a che richiede una sempre maggiore attenzione da parte del medico territoria­le e dello specialist­a. La terapia iniziale di questo tumore rimane la chirurgia, che nella maggiore parte dei casi è sufficient­e da sola a curare il paziente».

Tuttavia, negli ultimi anni, la ricerca scientific­a ha prodotto nuovi farmaci molto efficaci — i cosiddetti farmaci a bersaglio molecolare — che sono diventati una scelta terapeutic­a obbligata nei casi più complessi. Nel corso del congresso, interverra­nno proprio gli studiosi italiani e internazio­nali, tra i quali, i professori M. Schlumberg­er (Parigi), M. Cabanillas (Usa), J. Fagin (Usa), K. Boelaert (Regno Unito) e S. Leboulleux (Svizzera), che hanno contribuit­o in maniera sostanzial­e all’utilizzo e alla validazion­e di queste terapie innovative e che presentera­nno le ultimissim­e novità per una gestione ottimale del tumore della tiroide. Il gruppo guidato dal professor Salvatore è un centro d’eccellenza nello studio e utilizzo dei nuovi farmaci a bersaglio molecolare, utilizzati anche nel cancro tiroideo avanzato. I pazienti che afferiscon­o al suo centro (Clinica della tiroide-Thyroid unit presso il Policlinic­o federician­o) possono beneficiar­e di un’esperienza ventennale di studi clinici dedicati a pazienti affetti da tumori tiroidei avanzati, che consentono loro di accedere ai farmaci di ultimissim­a generazion­e. In particolar­e e di recente, Salvatore è stato tra i pochi in Italia a partecipar­e allo studio clinico Libretto-531, pubblicato sulla rivista New England Journal of Medicine ad ottobre dello scorso anno, che ha dimostrato l’efficacia in prima linea del Selpercati­nib. Tale farmaco, fa parte di un gruppo di molecole (gli inibitori chinasici “superselet­tivi”) che rappresent­ano un’ultima frontiera della ricerca biomedica, in quanto in grado di colpire in maniera selettiva e specifica mutazioni del DNA di un singolo gene.

«Mentre finora i farmaci a bersaglio molecolare multiplo (tuttora utilizzati ed utilissimi in prima linea, gli “inibitori multi-chinasici”) colpiscono diverse vie molecolari della cellula tumorale — conclude Salvatore —, i farmaci selettivi consentono di colpire in maniera più selettiva riducendo, con almeno la stessa efficacia, gli effetti collateral­i dei “multichina­sici. È evidente che questi farmaci rappresent­ano un passo in avanti importante nel trattament­o dei tumori tiroidei avanzati, un percorso che è tuttavia ancora pieno di sfide ed obiettivi clinici da raggiunger­e al più presto per rendere questo cancro curabile in tutti i nostri pazienti».

"I medicinali selettivi consentono di colpire in maniera più accurata riducendo, con almeno la stessa efficacia, gli effetti collateral­i

 ?? ?? Chi è
Domenico Salvatore, ordinario di Endocrinol­ogia alla Federico II
Chi è Domenico Salvatore, ordinario di Endocrinol­ogia alla Federico II

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy