Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Tajani: la lotta ai clan non la fa solo la sinistra
«Don Patriciello è un bravissimo prete. Credo che sia un protagonista della lotta alla mafia». Queste le parole del vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine di una serie di impegni politici che ha tenuto ieri in Campania e all’inaugurazione del circolo di Forza Italia a Pomigliano d’ Arco, prima di incontrare il sindaco della città vesuviana Raffele Russo e tutti gli assessori della giunta municipale. «Questa idea che la sinistra decide chi è che fa la lotta alla mafia — ha aggiunto Tajani — mi pare qualcosa che va respinta. La lotta alla mafia la fanno le persone che credono nella giustizia, nel diritto. Credo che don Patriciello sia un grande esempio e ha tutta la mia stima e considerazione». Il commento di Tajani è sulla bufera scatenata dalle parole del governatore Vincenzo De Luca e sulla successiva precisazione di quest’ultimo sul fatto che il sacerdote non avesse il monopolio del contrasto alla camorra. A Pomigliano per Tajani, con il coordinatore campano di FI, Fulvio Martusciello, c’è stato un vero e proprio bagno di folla. Dopo l’incontro con il sindaco, la manifestazione in un’aula consiliare gremita. Tajani si è anche soffermato su quanto accaduto a Roma co n l’aggressione ai danni di un gazebo di Forza Italia. «È come se venissero ad aggredirci qui. Credo che ognuno abbia il diritto di esprimere le proprie idee. Andare ad insultare gli avversari politici, io non ho parlato male di nessuno adesso, non ha alcun significato, perché la violenza alla fine colpisce chi la pratica, non chi la subisce. Più ci attaccano e più cresceremo nei consensi». La mattinata di Tajani a Napoli, era iniziata a Portici al Museo di Pietrarsa al forum della Piccola Industria di Confindustria. Poi successivamente Tajani ha pranzato all’hotel Vesuvio di Napoli con 200 imprenditori accompagnati dal presidente di Confindustria Napoli, Costanzo Jannotti Pecci ed anche dall’ex presidente Antonio D’Amato. Con loro ha ribadito i temi economici legati al Paese ed al settore imprenditoriale con riferimento alle politiche dell’Unione Europea. «Bisogna avere anche una politica monetaria a dimensione di impresa — ha detto il ministro degli Esteri e leader azzurro — perché è vero che c’è la burocrazia e lì bisogna lavorare per abbattere il fardello burocratico comunale, regionale, nazionale ed europeo. E qui servono anche delle riforme».