Corriere del Mezzogiorno (Campania)

A Tokyo c’è Hikaru a preparare calzoni e crocchè

Tifoso sfegatato del Napoli, il cuoco giapponese ha aperto due locali in cui serve i fritti italiani

- Francesco Parrella

«Igiappones­i all’inizio erano un po’ diffidenti sulla pizza fritta, non sapevano cosa fosse, poi dopo averla assaggiata sono rimasti talmente soddisfatt­i che oggi ho il 100% di recensioni positive». A parlare è Hikaru Kumakura, in arte DiCoprio, giapponese di 47 anni, tifoso sfegatato del Napoli, che nel Sol Levante ha aperto una pizzeria a Ishigaki, nella prefettura di Okinawa, e a dicembre una a Tokyo, la sua città. «Preparo solo pizze fritte perché nel locale non ho spazio per un forno a legna».

La pizzeria è vicina all’ambasciata e alla Camera di commercio italiana, e molti clienti sono proprio italiani che vivono in Giappone. Oltre alla pizza fritta nel menu c’è spazio per la pasta al ragù, crocchè, arancini, zeppoline e frittatine. Anche l’arredament­o del locale rispecchia i canoni tipici di una pizzeria napoletana, con l’immagine di Diego Armando Maradona che spicca su tutte. «Da giovane – dice Kumamura – giocavo a calcio. A 18 anni sono venuto la prima volta a Napoli per veder giocare Maradona e da allora sono diventato tifoso del Napoli». Sul canale Youtube Napoli Style DiCoprio commenta da anni le partite degli azzurri in diretta, che in Giappone a causa del fuso orario vede tra le 3 e le 4 del mattino.

«L’ultima volta che sono stato in città è quando il Napoli ha vinto il terzo scudetto, spero di tornare di nuovo a settembre». DiCoprio racconta di aver imparato a fare la pizza guardando alcuni tutorial «ma i segreti della vera pizza napoletana – spiega – li ho imparati durante i sei mesi trascorsi a Napoli, dove ho fatto diverse esperienze in alcune pizzerie del centro storico, e sono stati i pizzaioli napoletani che mi hanno insegnato l’arte».

Per la pizza fritta Kumakura importa dall’Italia la gran parte dei prodotti. «La provola affumicata e la farina la faccio arrivare da Napoli, mentre la mozzarella e il pecorino da altre regioni italiane».

L’idea di aprire un locale in Giappone con un prodotto tipicament­e napoletano gli è venuta di recente: «Lavoravo come pubblicita­rio ma durante il Covid ho deciso di reinventar­mi: siccome in Giappone ci sono tante pizzerie ma nessuna che preparava la pizza fritta, ho deciso di scommetter­e su questo prodotto e devo dire che la scelta si è dimostrata valida». DiCoprio, che parla un buon italiano, ha ancora un sogno da realizzare: «Il mio sangue è azzurro e vorrei trasferirm­i a Napoli, qui però aprirei un ristorante giapponese».

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