Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Le mille vite di Gaetano Di Vaio
verai il film che ti cambierà la vita! Gaetano che invece hai cambiato la mia di vita, infondendomi la concreta capacità di esprimere amore per gli ultimi e per tutti quelli che non riescono ad entrare nel ciclo produttivo della nostra società. Gaetano che alla nascita del tuo secondogenito diventi Aitan Sat per riparare parabole satellitari e nel frattempo mi introduci nel Campo Rom di Scampia dove realizziamo un film insieme a coloro che ci vivono e scocca in te la scintilla che ti porta a diventare , passo dopo passo, un vero produttore dopo aver ricevuto un premio dalle mani di Omar Sharif. Gaetano insieme ad altri volontari come operatore sociale per quattro anni nel Carcere minorile di Nisida a presentare film ed incontri con attori e registi rinomati, per restituire ai ragazzi «difficili” tutto ciò che la tua giovinezza non ha potuto offrirti. Gaetano che con i modi da «farabutto», come ti diverti a definirti, incontri finalmente il mito della tua adolescenza Nino D’Angelo che ti presenta il grande Abel Ferrara a cui riesci nell’impresa di produrgli un film napoletano che ti fa conoscere a livello nazionale ed internazionale. Gaetano che mi stringi la mano dalla paura la prima volta che sali in aereo per sbarcare al Festival di Venezia. E così inizi a frequentare il Lido, anno dopo anno, raccogliendo riconoscimenti e premi come il Leone del Futuro con Guido Lombardi con cui nasce un nuovo sodalizio che vi porterà a realizzare altri due film insieme ed un romanzo indispensabile per la formazione e per la letteratura. Gaetano con la nuova compagna e il terzo figlio che nonostante la tua vita strapazzata cresci come un cucciolo sentendoti finalmente libero di andare ovunque. Gaetano ancora produttore