Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Clemente, appello anti-Pd «I prof fanno bene a non votarlo»
La riforma della scuola? «La scuola e i docenti fanno bene a non votare Pd. Sono accanto a loro, credo che il Ddl vada ritirato e il buon senso prevarrà». Benzina sul fuoco nelle ultime ore di campagna elettorale in provincia di Foggia, le parole del candidato alle Regionali, Sergio Clemente. Consigliere uscente del Partito democratico ma candidato da Michele Emiliano nella sua civica “Emiliano sindaco di Puglia”, dopo che era stato escluso dalla direzione provinciale del parito. La scuola e la riforma che in seconda lettura affronterà il Senato restano un terreno caldissimo. Un terreno sul quale i protagonisti del Pd, i candidati al Consiglio regionale si muovono in ordine sparso. E ora quell’invito indiretto a non votare Pd di un candidato con la tessera in tasca, graziato dal candidato-presidente, si trasforma in un invito a rivolgere lo sguardo e il voto sulle civiche. «Le altre due liste del Pd», come le aveva battezzate lo stesso Emiliano. Le dichiarazioni Clemente le ha fatte a margine dell’incontro elettorale che si è tenuto mercoledì sera a Lucera dove erano presenti anche il sottosegretario alle Riforme, Ivan Scalfarotto, e il parlamentare, Gero Grassi, giunto per sostenere la candidatura di Clemente. Un’ora più tardi, lo stesso sottosegretario Scalfarotto e’ stato contestato da un gruppo di docenti presso il comitato elettorale della candidata del Pd, Patrizia Lusi. In Parlamento i deputati della Capitanata del Partito democratico hanno votato tutti a favore della riforma, e ora questa presa di posizione di Clemente non solo rischia di mettere in imbarazzo il sottosegretario ma l’intero partito. Del resto, secondo indiscrezioni filtrate già nei giorni scorsi, proprio il nodo scuola sarebbe stato al centro delle frizioni tra il premier Matteo Renzi e il candidato governatore Michele Emiliano.