Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
In preda a un raptus uccide la madre di 93 anni con un rosario in gola
Taranto, la figlia 63enne vive a Londra. È ricoverata in psichiatria
Un delirio mistico, forse a sfondo religioso, avrebbe trasformato una donna, apparentemente sana di mente, ad uccidere sua madre soffocandola con un oggetto di cui si ignora ancora l’esatta natura. Forse un rosario o un anello con la raffigurazione di un santo infilato in gola dell’anziana di 93 anni, disabile e ipovedente. Per questo la donna di 61 anni nativa di Taranto ma residente a Londra, è stata sottoposta a fermo di polizia di indiziato di reato.
La presunta matricida è ora ricoverata nel reparto psichiatrico dell’ospedale Moscati di Taranto per una forte crisi di schizofrenia bipolare. La decisione del fermo è maturata ieri pomeriggio ma la morte risale alla sera prima.
Tutto si è svolto in un appartamento di Corso Italia a Taranto dove l’anziana donna, Maria Luigia Magazzile, viveva assistita da due badanti che la figlia, in Italia da una settimana per visitare la madre, aveva allontanato da due giorni. Non è ancora chiaro cosa sia accaduto in quella casa. A chiamare i soccorsi del 118 per la madre oramai morta, è stata la presunta omicida che ai sanitari si è presentata in uno stato di forte agitazione psicomotoria e delirante. Ai soccorritori a cui in un primo momento ha impedito di avvicinarsi alla madre morta, la donna ha raccontato di avere cercato di liberarla da qualche maleficio.
Nel frattempo i carabinieri, giunti per primi sul posto chiamati dai vicini allarmati dalle urla che provenivano dall’appartamento dell’invalida, hanno avviato le indagini del caso. I militari della scientifica del comando provinciale di Taranto hanno trovato l’appartamento completamente a soqquadro e con tracce di sangue in vari punti e su alcuni indumenti trovati nella stanza da letto. La prima ispezione sul corpo della vittima ha subito evidenziato dei traumi alle labbra e al cavo orale.
L’ipotesi del soffocamento, che sarà accertato oggi con l’autopsia eseguita dal medico legale Marcello Chironi, sarebbe stata riferito dalla figlia che in maniera sconnessa ha parlato di non meglio specificate manovre, con una corona del rosario o un anello sacro all’interno della bocca della madre, per liberarla «da qualcosa che le faceva dire cose terribili». Non è escluso che l’autopsia riveli la presenza ancora nelle vie aeree dell’oggetto che ha soffocato la vittima.
Tra gli oggetti trovati in casa e sequestrati dai carabinieri, c’era la prenotazione di un volo per Londra intestato alla donna che vive in Inghilterra da diversi anni. Dai primi riscontri effettuati sulla sua famiglia che vive nella capitale inglese non sarebbero emersi disagi di alcun genere e neanche pregresse patologie di natura psichiatrica.
Per ricoverala in ospedale i sanitari del 118, dopo averla sedata, sono stati costretti ad seguire le procedure del trattamento sanitario obbligatorio.
Il nome La vittima si chiamava Maria Magazzile Badanti Viveva assistita da due badanti