Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Esami di maturità Prova a ostacoli per 38 mila studenti
L’iter rallentato dalle proteste contro la riforma A Bari consiglio comunale sulla buona scuola
Il conto alla rovescia per gli esami di Maturità è cominciato: il 17 giugno torneranno in classe per affrontare la prima prova di Italiano 38.362 studenti pugliesi, dei quali 926 esterni e poco più di 1300 delle scuole paritarie, distribuiti in 1868 classi.
Il gruppo più folto sarà quello di Bari e della Bat con 15.480 ragazzi, seguito da Lecce con 7.527 candidati, Foggia con 6.308, Taranto con 5.445 e Brindisi con 3.662. Saranno 939 le commissioni, composte in totale da 11mila e 623 professori e dirigenti scolastici.
Insomma, un vero e proprio esercito ed è per questo che è partita in queste ore la macchina organizzativa in tutta la Regione, sotto la guida della neo direttora dell’Ufficio scolastico regionale, Anna Camalleri che ha preso il posto di Franco Inglese. Al lavoro anche gli ispettori, capeggiati da Donato Marzano, funzionario dell’Ufficio scolastico regionale. Ma quest’anno, alle solite rinunce dei commissari, si potrebbero presentare ulteriori disagi legati alla protesta in corso contro il ddl sulla Buona scuola voluto dal premier Matteo Renzi. La prossima settimana i sindacati hanno già proclamato lo sciopero per i primi due giorni di scrutini. Questo comporterà ritardi nelle procedure di chiusura dell’anno scolastico e quindi si prospettano rinvii o serie difficoltà nell’insediamento delle commissioni di esame, previsto per il 15 giugno, due giorni prima la prova di Italiano.
Le proteste contro il Governo quindi non si placano e sarà Bari domani il primo Comune a convocare un consiglio monotematico durante il quale sarà discusso un ordine del giorno proprio contro la riforma.
A richiedere la convocazione del Consiglio sono stati i sindacati che hanno raccolto il via libera da parte di tutte le forze politiche in Comune, dalla maggioranza di centrosinistra
Commissioni Il 17 giugno in classe ma si prevedono ritardi sull’insediamento delle commissioni