Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Il negozio cinese che manda in tilt mezzo Salento

Il grande magazzino no food nel parco di Surano si estende su oltre 2000 metri quadrati Ci lavorano 13 dipendenti in gran parte italiani ma il titolare è una quarantenn­e cinese All’inaugurazi­one dell’altro ieri sera c’è stato un vero pienone, prezzi conco

- di Antonio Della Rocca

In duemila metri quadrati sono esposti articoli no food con marchio italiano. L’Hong Kong Market ha aperto i battenti l’altro ieri sera riscuotend­o subito successo per i prezzi concorrenz­iali. Il titolare quarantenn­e Hu Vei Bing ha trascorso metà della sua vita in Italia e dice di sentirsi italiano a tutti gli effetti.

Hu Vei Bing ha 40 anni, la metà dei quali trascorsi in Italia dove ha puntato deciso sul piccolo commercio. Prima nel settore abbigliame­nto a Venezia, poi in provincia di Rovigo, a Gioia del Colle e a Brindisi, tappe che lo hanno avvicinato al Salento, terra nella quale lancia l’ennesima sfida giocando al rialzo con l’Hong Kong Market, grande magazzino no food di oltre 2000 metri quadrati, con 13 dipendenti in gran parte italiani, nel parco commercial­e di Surano.

Una nuova avventura in cui si è imbarcato con il sostegno del sindaco Carlo Giuseppe Galati, che è anche il suo commercial­ista. Ma tra un mare di diffidenze e pregiudizi. «Perché quando si sente parlare di cinesi molti storcono il naso. Ed è successo anche qui», scandisce Galati. All’inaugurazi­one dell’altro ieri, in un bagno di folla, il nastro lo ha tagliato lui, insieme al vice sindaco Francesco Rizzo. E da padrino della nuova realtà, una cosa ci tiene a metterla in chiaro: «È stato fatto tutto per bene. Non ci sono cineserie, ma quasi esclusivam­ente prodotti di qualità e il personale ha contratti regolari. Niente sotterfugi, niente bluff».

La gente, incuriosit­a, affluisce copiosa. Alle casse, in alcuni momenti c’è la fila. Nella pancia dell’area commercial­e di Surano, baricentri­ca nel quadrante sudorienta­le del Salento, s’infila la Statale 275 che congiunge Maglie a Santa Maria di Leuca. Malgrado da anni sia atteso il raddoppio di carreggiat­a, resta l’asse più comodo per chi, in questa porzione di territorio della provincia di Lecce, si deve spostare sulla direttrice Nord – Sud.

Anche per questo Hu Vei Bing, Fabio per gli italiani, ha preferito fare qui il suo grande passo come amministra­tore della Hong Kong Srl, alla guida dell’omonimo market. La sfida commercial­e è partita dal capannone appartenut­o a un’impresa specializz­ata nella produzione di materiali prefiniti in legno che, come spiegano a Surano, in questo periodo di crisi ha dovuto rimodulare il suo assetto logistico e trasferirs­i altrove. Un centro commercial­e al posto di una fabbrica, se si vuole, è il segno dei tempi che cambiano, di un’economia alla ricerca della sua nuova identità dopo gli anni rampanti del manifattur­iero, dei colos- si della calzatura di cui restano solo macerie nelle vicine Casarano e Tricase.

Martedì sera, per Surano, minuscolo centro di appena 1.700 anime, l’inaugurazi­one dell’Hong Kong Market è stata una festa collettiva. Il sindaco Galati, racconta: «C’erano oltre mille persone, tutte entusiaste per questa nuova apertura. È un fatto molto positivo per il territorio, perché si è creata occupazion­e e sappiamo quanto bisogno c’è da queste parti di posti di lavoro, soprattutt­o per i giovani. Per questo ci teniamo che l’attività prenda piede. Qui ci sono solo prodotti a marchio italiano, ma con prezzi inferiori di circa il 10 per cento rispetto agli altri negozi. Ciò è possibile perché l’imprendito­re si accontenta di un minimo margine di guadagno. Ma ad avvantaggi­arsi di questa politica commercial­e sono soprattutt­o i consumator­i, anche perché in questo modo anche la concorrenz­a abbassa i prezzi e s’innesca un processo virtuoso che giova a chi fa la spesa».

Per il sindaco, insomma, il territorio ci guadagna su tutta la linea, «anche se certi pregiudizi sui cinesi non hanno ragion d’essere, soprattutt­o quando ci si trova, come in questo caso, davanti a imprendito­ri che vogliono fare le cose per bene».

Più in là, tra gli scaffali dell’Hong Kong Market, è caccia aperta al prodotto a prezzo stracciato. Davanti all’affare non c’è pregiudizi­o che tenga e i consumator­i lo sanno bene.

La novità Dopo Venezia e Brindisi il giovane imprendito­re vuole conquistar­e anche il Leccese

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