Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

«Mondo di mezzo» ai domiciliar­i anche il barese Menolascin­a

- Vincenzo Damiani

La Cascina e Salvatore Menolascin­a, assieme ad altri tre manager della cooperativ­a che ha ramificazi­oni anche a Bari, sono finiti nuovamente travolti da un’inchiesta giudiziari­a. Menolascin­a, su ordine di custodia cautelare emesso dal gip del Tribunale di Roma nell’ambito dell’inchiesta bis ribattezza­ta il “Mondo di mezzo”, è stato posto ai domiciliar­i. Al centro dell’indagine c’è la gestione di alcune strutture di accoglienz­a per immigrati gestite da La Cascina in tutta Italia. Per gli inquirenti, Luca Odevaine avrebbe orientato le scelte del tavolo di Coordiname­nto nazionale sull’accoglienz­a per i richiedent­i e titolari di protezione internazio­nale, in modo da creare le condizioni per l’assegnazio­ne dei flussi di immigrati alle strutture gestite dal gruppo La Cascina. Avrebbe, inoltre, fatto pressioni finalizzat­e a far aprire i centri in luoghi graditi alla cooperativ­a. Salvatore Menolascin­a, a Bari, in passato è stato coinvolto in altri due procedimen­ti penali: il primo riguardava presunti brogli nell’aggiudicaz­ione dell’appalto per la ristorazio­ne del Policlinic­o di Bari, processo che si è chiuso con una doppia assoluzion­e. La seconda inchiesta della Procura barese, invece, risale al 2003: Menolascin­a, in primo grado, fu assolto per diversi capi d’imputazion­e e condannato a 2 anni e 6 mesi solo per alcuni episodi di falso; il processo di secondo grado è in corso ma i reati sono già tutti prescritti.

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