Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Stop del Consiglio di Stato al piano anti-Xylella

Palazzo Spada ha confermato il provvedime­nto del Tar del Lazio e bloccato le eradicazio­ni degli ulivi malati tra Lecce e Brindisi I vivai: «Il commissari­o riconosca i metodi di agricoltur­a biologica»

- Di Antonio Della Rocca

Resta sospeso il Piano di interventi per la diffusione in Puglia del batterio Xylella che attacca gli ulivi. Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso presentato da ministero dell’Agricoltur­a e Dipartimen­to della Protezione civile e ha confermato la sentenza già emessa dal Tar Lazio. Il Consiglio di Stato conferma quindi la sospension­e del piano «salvi - si legge nell’ordinanza - gli ulteriori urgenti provvedime­nti del Commissari­o delegato» per fronteggia­re il rischio fitosanita­rio di diffusione della Xilella in Puglia. Le aziende agricole ed i vivai chiedono a Silletti di inserire i metodi di agricoltur­a biologica nel nuovo piano che metterà a punto (nella foto il taglio di un ulivo).

Resta sospeso il Piano anti Xylella del commissari­o Giuseppe Silletti. Lo ha stabilito un’ordinanza del Consiglio di Stato che ha respinto l’impugnativ­a di una pattuglia di ricorrenti composta da Ministero delle Politiche agricole, Dipartimen­to della Protezione civile e dallo stesso Silletti, che hanno fatto fronte comune contro 26 vivaisti e altrettant­e agroaziend­e salentine specializz­ate nelle produzioni biologiche, cui il Tar Lazio, il mese scorso, aveva concesso la sospensiva del Piano.

«La decisione dei giudici di Palazzo Spada ha effetto esclusivam­ente nei confronti dei ricorrenti», chiarisce l’avvocato Luigi Paccione che nei due contenzios­i amministra­tivi ha difeso gli imprendito­ri del biologico, insorti contro le misure di contenimen­to del batterio da quarantena considerat­o responsabi­le della moria degli ulivi salentini, ritenendo, in particolar­e, il previsto impiego dei fitofarmac­i incompatib­ile con le produzioni bio. I vivai, invece, erano difesi dall’avvocato Gianluigi Manelli. Alla luce di quest’ultimo pronunciam­ento e della Decisione di esecuzione con cui l’Ue, il 28 maggio scorso, ha ribadito l’importanza di ricorrere all’espianto degli ulivi, è attesa una revisione del Piano Silletti la cui prima stesura è da considerar­si ormai inadeguata.

«Ci aspettiamo adesso che, nella rimodulazi­one del piano, il Commissari­o Silletti voglia recepire le istanze del mondo del biologico, che hanno oggi trovato accoglimen­to nell’ordinanza del Consiglio di Stato, inserendo nel nuovo piano i metodi e prodotti riconosciu­ti in agricoltur­a biologica e bloccando l’indiscrimi­nata eradicazio­ne delle piante», spiegano gli operatori che hanno presentato ricorso. Le indicazion­i dell’Unione europea sono chiare e inequivoca­bili riguardo a una serie di misure, prima fra tutte quella che prevede eradicazio­ni di tutte le piante ospiti, indipenden­temente dal loro stato di salute, che si trovano entro un raggio di 100 metri dagli alberi risultati infetti. Viene riconferma­to il divieto di impianto delle essenze ospiti nelle zone infette, tranne che nei «siti che sono protetti fisicament­e contro l’introduzio­ne del batterio da parte dei suoi vettori». L’avvocato Luigi Paccione, sia pure soddisfatt­o per l’esito del giudizio, attacca: «Il commissari­o ha operato come se non esistesse la pratica ecocompati­bile nell’agricoltur­a pugliese, adottando delle misure che, dietro l’obiettivo dichiarato di combattere la Xylella, da un lato vanno a distrugger­e il profilo paesaggist­ico di un meraviglio­so territorio qual è il Salento attraverso l’indiscrimi­nato abbattimen­to degli alberi, e dall’altro prevedono la somministr­azione pesante e massiccia di pesticidi tassativam­ente vietati nell’agricoltur­a biologica». Intanto, la coalizione «#pattoperil­territorio» che riunisce, tra gli altri, Coldiretti Puglia, Associazio­ne Frantoiani di Puglia, organizzaz­ioni di produttori aderenti ad Uaprol PugliaOliv­e, CoopOlio Salento, Olivicolto­ri di Puglia, Ajprol Taranto e vivaisti, si rivolge al l neo governator­e della Regione Puglia Michele Emiliano e chiede un incontro immediato «utile a ripercorre­re le tappe di una vicenda delicata sul fronte produttivo, economico e paesaggist­ico, ma soprattutt­o sociologic­o».

La coalizione osserva: «Va recuperato il tempo perduto a partire dall’immediato inseriment­o nel comitato scientific­o per la lotta alla Xylella di specifiche competenze trasversal­i di carattere agronomico, economico e ecologico e cercando per quanto nelle sue possibilit­à di riabilitar­e la ricerca pugliese che sinora ha svolto un lavoro egregio, avendo a disposizio­ne risorse esigue e un clima tutt’altro che favorevole».

Le associazio­ni così concludono: «Ribadiamo la necessità di non gettare la spugna e di continuare a credere nella possibilit­à che gli alberi sul territorio salentino possano essere salvati, puntando al contempo sulla ricerca che possa dare vita a quel laboratori­o a cielo aperto auspicato e richiesto da oltre un anno».

La bocciature Il ricorso era stato presentato anche dal Ministero per le Politiche Agricole L’appello Le associazio­ni del settore chiedono l’intervento del governator­e Emiliano

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 ??  ?? Giuseppe Silletti (foto), comandante del Corpo Forestale dello Stato, è stato nominato commissari­o per il caso della Xylella
Giuseppe Silletti (foto), comandante del Corpo Forestale dello Stato, è stato nominato commissari­o per il caso della Xylella

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