Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Bene l’occupazione e i fondi Ue «Un’eredità a chi viene dopo»
complessive per 3.458 milioni, 210 milioni in più del traguardo fissato dal governo italiano. Guardando all’ultimo segmento, va rilevato che da dicembre a maggio sono state eseguite spese per 300 milioni. Per quanto riguarda il Fondo sociale europeo (Fse), sono state certificate spese per 1.012 milioni, quattro in più del traguardo fissato per il 31 maggio.
È l’ultimo anno in cui è possibile spendere le risorse della programmazione 2007-2013. Dunque, c’è tempo fino al 31 dicembre per utilizzare le risorse a disposizione, senza incorrere nella sanzione del disimpegno automatico.
Vendola è ottimista e non solo perché la performance della Puglia è tra le migliori in Italia. «Siamo all’82% della spesa del Fesr — spiega il governatore — e al 79% di quella relativa al Fse».
Dunque si viaggia verso la conclusione della programmazione. Il governatore ringrazia i dirigenti che sono alla base del successo (cita per tutti Pasquale Orlando e Giulia Campaniello) e poi rivendica con orgoglio le prestazioni.
«Abbiamo speso — dice — e soprattutto il flusso dei fondi europei si è diretto verso gli obiettivi programmatici previbase sti e non verso i clan mafiosi. L’obiettivo di irrobustire il sistema della Puglia l’abbiamo raggiunto».
Alla soddisfazione per il raggiungimento dei target di spesa, si aggiunge quella per l’incremento di occupazione nel primo trimestre del 2015. In Puglia gli occupati sono cresciuti di trentamila unità rispetto all’analogo periodo del 2014; addirittura di 48 mila se il confronto è con il trimestre precedente. L’incremento su annua (i 30 mila) è il più alto in assoluto registrato in Italia. La Lombardia ha realizzato un + 26 mila, l’Abruzzo +23 mila, poi le altre. E alcune Regioni (come Friuli, Veneto e Sicilia) continuano a perdere terreno.
«Sono risultati — dice Vendola con riferimento alle prestazioni sui fondi Ue e sull’occupazione — che consegniamo a Michele Emiliano. È il successo di un’eredità che lasciamo. Ci sono le condizioni per proseguire, migliorando, l’azione di governo».
Secondo il governatore, con queste performance, «la Puglia anticipa la tendenza nazionale ad uscire dalla recessione». «Alla nostra regione — conclude — spetta un doppio ruolo: essere locomotiva del Sud per uscire dala crisi ed essere capofila per una battaglia a favore del Mezzogiorno».
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