Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Fotografi raccontano il mondo

L’artista iraniano innamorato della Puglia

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tkins, Laura Van Lindt e il movimento Poesia in azione di Silvana Kuhtz. «Questa tappa del World Press Photo è stata pensata anche come un contenitor­e di attività», spiega Cramarossa. Durante la mostra ci saranno laboratori e workshop tenuti da fotoreport­er del calibro di Massimo Sestini e Manoocer Deghati. La direzione creativa dell’intero progetto è stata affidata, come nella scorsa edizione, a Vittorio Palumbo: «Ho scelto di lavorare su due foto, quella vincitrice con la coppia omosessual­e e l’immagine del barcone d’immi- «In Puglia ho trovato la pace che cercavo e qui ho deciso una volta per tutte di svuotare le mie valige». L’iraniano Manoocher Deghati, è uno dei fotoreport­er viventi che ha ottenuto più riconoscim­enti e più presenze sul campo nel campo del fotogiorna­lismo di guerra. Dopo aver documentat­o circa una quarantina di conflitti, e aver rischiato la vita per ben due volte, ha scelto con la sua famiglia la città di Martina Franca come suo buen retiro. Nei prossimi giorni, nell’ambito del Word Press Photo, Deghati terrà due workshop al teatro Margherita. (m.ven.) di Sestini. Entrambe sono l’emblema di una diversità che spaventa».

La tappa pugliese, infatti, si arricchirà di una istallazio­ne, Dall’altra sponda, creata da un gruppo di migranti. Si tratta di una barca di carta di circa 8 metri che sarà collocata al centro del teatro per tutto il tempo dell’esposizion­e. «Sarà una sorta di barca di Babele – spiega Palumbo – che mescolerà suoni, origini e voci diverse, come una sorta di viaggio possibile da compiere per restare umani».

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Il fotoreport­er Manoocher Deghati

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