Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Pasticcio elettorale, cambia il Consiglio
Ai 5 Stelle l’ottavo eletto, Forza Italia ne perde uno, cambia il nome di «Noi a Sinistra»
Cambia il consiglio regionale rispetto ai dati resi noti dalle prefetture. Per il Movimento 5 Stelle, oltre ai sette nomi già noti entra il 31enne archeologo Gianluca Bozzetti, di Brindisi. Escluso il salentino Maurizio Friolo di Forza Italia. Nella lista «Noi a Sinistra», eletto il foggiano Giuseppe Lonigro mentre resta fuori il tarantino Cosimo Borraccino. Intanto, l’ipotizzato coinvolgimento del consigliere pd Sergio Blasi in una vicenda di voto di scambio gli ferma la corsa all’assessorato.
Il primo ad adombrare sospetti di una manovra politica è Sergio Blasi stesso. L’ipotizzato coinvolgimento del consigliere pd in una vicenda di scambio tra voti e assunzioni, contenuto in un esposto anonimo, rischia di azzopparne la corsa all’assessorato. Una corsa fin qui dall’esito scontato. «Non ho mai chiesto incarichi — assicura — io faccio politica. Mi auguro la verifica dei fatti sia rapida. Quanto al rilievo mediatico dato a un esposto anonimo, mi sono fatto un’idea, che per il momento credo sia giusto tenere per me».
L’ex sindaco di Melpignano, ex segretario regionale del partito (vinse nel 2009 proprio contro Emiliano), e consigliere regionale uscente riconfermato con oltre quindicimila voti è amareggiato, si sente vittima di interessi di altri. «Non ho mai avuto a mio carico alcun sospetto, né macchia, né indagine, né condanna, considero la reputazione e l’onorabilità il mio patrimonio più prezioso. Sul modo in cui sia nata la vicenda dell’esposto, e il conseguente rilievo mediatico che le viene dato, mi sono fatto un’idea, che per il momento credo sia giusto tenere per me. Ma ciò non vuol dire che sarò tollerante nei confronti di chiunque si azzardi, con ogni mezzo, sulla base di notizie da verificare, a coinvolgere la mia persona in racconti o suggestioni infamanti». Insomma la sua analisi dei fatti, leggendo tra le righe, è che a qualcuno il grande risultato elettorale che l’ha proiettato nell’olimpo dei papabili per la giunta, non sia proprio andato giù. A chi? Certamente ai suoi competitor diretti: la circoscrizione di Lecce è la più affollata di pretendenti al governo, tra la non eletta per un soffio Loredana Capone (Pd), l’uomo di Emiliano Ernesto Abaterusso (azzoppato però dal processo per truffa in cui è coinvolto), l’uomo indicato da Dario Stefàno, Sebastiano Leo e il popolare più anziano Salvatore Negro. Una situazione che ha messo in difficoltà anche Emiliano. Che non può dire di no a Negro né a Capone e che ha dovuto, stando alle indiscrezioni raccolte fin qui, raffreddare le aspettative di Stefàno. Ora la nuova composizione del Consiglio (il vendoliano con più chance di entrare nell’esecutivo era Borraccino, risultato non eletto) costringe il presidente a rivedere le valutazioni. In ogni caso l’infortunio in cui è incorso Blasi, di certo non un «emilianista» della prima ora, avrà il suo peso. «Non commento vicende relative a esposti o indagini appena iniziate», è l’unico commento del presidente. Che però si sarebbe preso qualche ora per leggere le carte e soppesare le accuse. Intanto il di solito mite ex sindaco di Melpignano lancia un avvertimento: «Alle persone che mi sostengono dico che il risultato elettorale che abbiamo ottenuto ha rotto degli equilibri, ha mandato all’aria i progetti di tante persone, ha suscitato malumori diffusi. Rallegratevene, perché vuol dire che abbiamo fatto qualcosa di importante. E siate pronti a continuare la battaglia per un Pd pulito, che sia una comunità di persone libere che si rispettano e si mettono in gioco per rendere questo territorio un posto migliore in cui vivere».
Sergio Blasi Non ho mai chiesto incarichi faccio solo politica. Mi auguro che presto venga chiarito tutto La denuncia? Io un’idea ce l’ho