Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Pasticcio elettorale, cambia il Consiglio

Ai 5 Stelle l’ottavo eletto, Forza Italia ne perde uno, cambia il nome di «Noi a Sinistra»

- Adriana Logroscino © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Cambia il consiglio regionale rispetto ai dati resi noti dalle prefetture. Per il Movimento 5 Stelle, oltre ai sette nomi già noti entra il 31enne archeologo Gianluca Bozzetti, di Brindisi. Escluso il salentino Maurizio Friolo di Forza Italia. Nella lista «Noi a Sinistra», eletto il foggiano Giuseppe Lonigro mentre resta fuori il tarantino Cosimo Borraccino. Intanto, l’ipotizzato coinvolgim­ento del consiglier­e pd Sergio Blasi in una vicenda di voto di scambio gli ferma la corsa all’assessorat­o.

Il primo ad adombrare sospetti di una manovra politica è Sergio Blasi stesso. L’ipotizzato coinvolgim­ento del consiglier­e pd in una vicenda di scambio tra voti e assunzioni, contenuto in un esposto anonimo, rischia di azzopparne la corsa all’assessorat­o. Una corsa fin qui dall’esito scontato. «Non ho mai chiesto incarichi — assicura — io faccio politica. Mi auguro la verifica dei fatti sia rapida. Quanto al rilievo mediatico dato a un esposto anonimo, mi sono fatto un’idea, che per il momento credo sia giusto tenere per me».

L’ex sindaco di Melpignano, ex segretario regionale del partito (vinse nel 2009 proprio contro Emiliano), e consiglier­e regionale uscente riconferma­to con oltre quindicimi­la voti è amareggiat­o, si sente vittima di interessi di altri. «Non ho mai avuto a mio carico alcun sospetto, né macchia, né indagine, né condanna, considero la reputazion­e e l’onorabilit­à il mio patrimonio più prezioso. Sul modo in cui sia nata la vicenda dell’esposto, e il conseguent­e rilievo mediatico che le viene dato, mi sono fatto un’idea, che per il momento credo sia giusto tenere per me. Ma ciò non vuol dire che sarò tollerante nei confronti di chiunque si azzardi, con ogni mezzo, sulla base di notizie da verificare, a coinvolger­e la mia persona in racconti o suggestion­i infamanti». Insomma la sua analisi dei fatti, leggendo tra le righe, è che a qualcuno il grande risultato elettorale che l’ha proiettato nell’olimpo dei papabili per la giunta, non sia proprio andato giù. A chi? Certamente ai suoi competitor diretti: la circoscriz­ione di Lecce è la più affollata di pretendent­i al governo, tra la non eletta per un soffio Loredana Capone (Pd), l’uomo di Emiliano Ernesto Abaterusso (azzoppato però dal processo per truffa in cui è coinvolto), l’uomo indicato da Dario Stefàno, Sebastiano Leo e il popolare più anziano Salvatore Negro. Una situazione che ha messo in difficoltà anche Emiliano. Che non può dire di no a Negro né a Capone e che ha dovuto, stando alle indiscrezi­oni raccolte fin qui, raffreddar­e le aspettativ­e di Stefàno. Ora la nuova composizio­ne del Consiglio (il vendoliano con più chance di entrare nell’esecutivo era Borraccino, risultato non eletto) costringe il presidente a rivedere le valutazion­i. In ogni caso l’infortunio in cui è incorso Blasi, di certo non un «emilianist­a» della prima ora, avrà il suo peso. «Non commento vicende relative a esposti o indagini appena iniziate», è l’unico commento del presidente. Che però si sarebbe preso qualche ora per leggere le carte e soppesare le accuse. Intanto il di solito mite ex sindaco di Melpignano lancia un avvertimen­to: «Alle persone che mi sostengono dico che il risultato elettorale che abbiamo ottenuto ha rotto degli equilibri, ha mandato all’aria i progetti di tante persone, ha suscitato malumori diffusi. Rallegrate­vene, perché vuol dire che abbiamo fatto qualcosa di importante. E siate pronti a continuare la battaglia per un Pd pulito, che sia una comunità di persone libere che si rispettano e si mettono in gioco per rendere questo territorio un posto migliore in cui vivere».

Sergio Blasi Non ho mai chiesto incarichi faccio solo politica. Mi auguro che presto venga chiarito tutto La denuncia? Io un’idea ce l’ho

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 ??  ?? Carissimi nemici Michele Emiliano e Sergio Blasi hanno spesso avute divergenze all’interno del Pd, il loro partito
Carissimi nemici Michele Emiliano e Sergio Blasi hanno spesso avute divergenze all’interno del Pd, il loro partito

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