Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

E adesso tutti pronti a ricorrere al Tar

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Ora si apre la sarabanda dei ricorsi al Tar. I cinque magistrati che compongono l’Ufficio elettorale centrale, con la proclamazi­one degli eletti in Consiglio regionale, hanno completato il loro lavoro. «Che non consiste - chiarisce Marcello De Cillis, presidente dell’organismo - in un’attività giurisdizi­onale ma amministra­tiva». Dunque, chi intende opporsi deve impugnare la decisione davanti al Tar (tribunale amministra­tivo). Ce ne saranno? È molto probabile, quasi certo. De Cillis spiega che all’Ufficio elettorale centrale sono arrivate diverse «memorie» da parte di candidati che, sulla base dell’ufficiosa assegnazio­ne dei seggi da parte della Prefettura di Bari, si considerav­ano penalizzat­i dai calcoli. È il caso dell’ex assessora ed ex consiglier­a leccese Loredana Capone (Pd), che reclamava, per l’attribuzio­ne dei seggi, un calcolo diverso da quello si andava elaborando: un conteggio che l’avrebbe premiata e l’avrebbe riportata in Consiglio. Un’altra «memoria» è stata depositata dalla barese Francesca Ferri, candidata di Forza Italia. Quest’ultima, analogamen­te all’ex consiglier­e Davide Bellomo, sostiene che la legge elettorale pubblicata in Bollettino ufficiale, sia diversa da quella approvata in Consiglio.

Ferri ha chiesto di portare il caso davanti ai giudici della Corte costituzio­nale, come si fa in questi casi. Ma l’Ufficio elettorale centrale, come detto, non è un ufficio giurisdizi­onale. Dunque, non può rivolgersi alla Consulta. Lo faranno, se lo riterranno, i giudici del Tar di Bari. Di lavoro per gli avvocati ce ne sarà.

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Loredana Capone chiede un conteggio diverso

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