Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Acquedotto, protesta a Lecce «Dateci l’acqua, noi siamo onesti» L’Aqp riattiva la fornitura idrica

- di Antonio Della Rocca

Ieri sera è tornata l’acqua corrente nei 61 alloggi popolari di piazzale Siena, dove i rubinetti erano a secco da quattro giorni. È accaduto dopo le proteste degli inquilini che lamentavan­o gravi disagi evidenziat­i in un reportage del «Corriere del Mezzogiorn­o».

«Finalmente i nostri problemi hanno avuto il giusto risalto mediatico e qualcosa si è mosso nelle stanze dei bottoni», osserva Franco Spedicato, portavoce del comitato spontaneo dei residenti che ieri ha protestato davanti alla sede leccese dell’Acquedotto Pugliese e poi ha occupato simbolicam­ente quella di Arca Sud Salento (ex Iacp) in via Trinchese.

Aqp aveva interrotto l’erogazione idrica a causa della morosità degli inquilini che non hanno onorato i pagamenti dovuti. Anche se una parte di loro sostiene di essere in regola e quindi si sente vittima di una grave ingiustizi­a.

Aqp, però, non potendo fare distacchi selettivi nei confronti dei soli morosi, in mancanza di contatori singoli, ha lasciato a secco tutti gli alloggi. «Non potevamo fare altro avendo un solo contatore per tutte le palazzine», ha spiegato l’ingegnere Gaetano Barbone, responsabi­le della Macro area territoria­le di Lecce dell’Acquedotto Pugliese che lamenta il mancato pagamento dei ratei riguardant­i un vecchio debito di circa 122mila euro.

Anche se in questa somma sono compresi 68.470,70 euro relativi alla dispersion­e idrica causata dalla rottura di una tubazione esterna ai fabbricati, quindi, non di competenza degli inquilini. E malgrado anche Arca Sud Salento abbia messo nero su bianco che questa grossa fetta del debito non è imputabile alle famiglie, Aqp continua a pretenderl­a dall’autogestio­ne. Ieri i cittadini hanno incontrato la direttora generale di Arca Sud Salento, Sandra Zappatore.

«Ci hanno ricevuti, hanno ascoltato le nostre ragioni e alla fine si è cercata e trovata una soluzione - racconta Franco Spedicato - grazie ai buoni uffici della dottoressa Zappatore. Anche se temiamo che la riapertura dell’acqua sia solo una parziale vittoria, nel senso che potrebbero essere imminenti nuovi distacchi. In ogni caso noi abbiamo versato 6mila euro e domani (oggi per chi legge, ndr) ne verseremo altri 3mila. È il segno della nostra volontà di rimettere le cose a posto anche se Acquedotto Pugliese ci chiede di pagare oltre 68 mila euro per una dispersion­e idrica che non è nostra».

Negli appartamen­ti di piazzale Siena rimasti senz’acqua per giorni abitano famiglie con anziani, neonati, persone gravemente malate e invalide che hanno dovuto ricorrere all’aiuto di parenti e amici per procurarsi le scorte d’acqua. L’altro ieri, la rabbia dei residenti è scoppiata, anche perché il caldo ha reso i disagi ancora più pesanti.

In quattro giorni filati con i rubinetti a secco, a piazzale Siena nessuno ha inviato neppure un’autocister­na, tant’è che i residenti hanno dovuto rifornirsi con le taniche alle fontanine dei quartieri vicini.

La vicenda dei residenti di piazzale Siena è solo il fatto più clamoroso avvenuto a Lecce e nel Salento perchè Aqp periodicam­ente taglia la fornitura idrica a tutte le famiglie che non pagano le bollette. E nel Salento non sono state poche fino ad oggi.

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La protesta Occupata simbolicam­ente l’ex Iacp

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