Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

A Taranto un parco eolico in mar Grande: il primo in Italia

- Cesare Bechis © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Il parco eolico nel mar Grande di Taranto può essere realizzato. La trafila dei ricorsi s’è chiusa ieri. Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso del Comune, confermand­o così la sentenza emessa nel marzo dell’anno scorso dal Tar Puglia. In entrambi i gradi di giudizio è stata rigettata la richiesta dell’amministra­zione di annullare l’autorizzaz­ione del ministero delle Infrastrut­ture alla società Beleolico, rappresent­ata dall’avvocato Ernesto Sticchi Damiani, di realizzare nella rada esterna del porto di Taranto dieci turbine da 3 megawatt di potenza per produrre 30 Mw di energia, uno standard in grado di rendere tutto il porto autonomo per l’approvvigi­onamento elettrico. Il Consiglio di Stato ha affermato che per questo tipo di impianto a mare, l’unica autorizzaz­ione che serve è quella del ministero, concessa il 10 febbraio 2014, e non della Regione come, al contrario, sosteneva il Comune. Il via libera definitivo del ministero delle Infrastrut­ture è stata l’ultima dopo le autorizzaz­ioni precedenti date dai ministeri dello Sviluppo economico e dell’Ambiente e dopo la conferenza dei servizi. Questo parco eolico a mare, progetto da 60 milioni di euro, è il primo nelle acque italiane e in tutto il Mediterran­eo. Questo tipo di impianti, inoltre, potrà godere di nuovo degli incentivi statali. La bozza del nuovo decreto sulle rinnovabil­i elettriche non fotovoltai­che prevede un contingent­e riservato all’eolico in mare proprio per una quota di 30 megawatt. Questo di Taranto è l’unico progetto che, in questo momento, è nelle condizioni di partecipar­e all’asta per aggiudicar­si il pacchetto. Un’iniziativa preliminar­e, questa, prima dell’apertura del cantiere a mare, prevista per l’autunno, anche se sondaggi e caratteriz­zazioni dei fondali sono stati già effettuati. Nei mesi scorsi hanno preso il via alcune opere a terra, relative all’area in cui scorrerà il cavo che trasporter­à l’energia. Già firmati con Vestas i contratti per i dieci aerogenera­tori, alti 110 metri. Sei saranno fuori alla diga foranea e quattro esterne al molo polisettor­iale, a 100 metri dalla costa e sette chilometri dalla città in un’area non d’interesse comunitari­o né di protezione speciale.

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