Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Bari, la panchina a Stellone

L’allenatore voluto da Giancaspro si dice «felicissim­o». Oggi l’arrivo di Moras. Si tratta per Longhi e Crivello

- Caputi, Pennetti

Christian Stellone è il nuovo allenatore del Bari. Il tecnico ha firmato con il presidente Cosmo Antonio Giancaspro (i due si stringono la mano nella foto Arcieri) un contratto biennale con opzione sul terzo. Chiara la volontà: «Vincere, disputare un campionato importante». Sul mercato imminente l’arrivo del difensore greco Moras dal Verona.

Invoca serenità e pazienza il nuovo allenatore del Bari. Nessuna voglia di bruciare le tappe. Meglio prendere atto del ritardo con cui si sta partendo e ponderare perbene la scelta dei giocatori. Quanto poi Roberto Stellone, presentato ieri dalla società, lo pensi sul serio sarà il tempo a dirlo. Intanto ha preso contezza della sua nuova casa, quella che, come da contratto firmato in mattinata, lo terrà a Bari per le prossime due stagioni, con opzione di rinnovo per un anno. «Sono felicissim­o – esordisce – di essere qui. Sin da subito ho preso con entusiasmo quest’avventura. C’è piena sintonia con il direttore e ci sono le condizioni per fare bene».

Il direttore sportivo, Sean Sogliano, assieme al presidente Cosmo Antonio Giancaspro, gli stanno accanto. Il primo lo presenta e loda la «sintonia verso obiettivi attuali e prospettic­i»; il secondo interviene se sollecitat­o. Per esempio su Moras, difensore ex Verona con il quale ammette esserci una trattativa ormai avviata. Oggi, addirittur­a, potrebbe esserci la fumata bianca per il primo colpo del nuovo Bari. Il resto sono solo idee e contatti avviati. Come per Longhi, terzino sinistro svincolato­si dal Sassuolo, o Soddimo e Crivello, che Stellone rivedrebbe volentieri anche in biancoross­o. L’ultima idea è il giovanissi­mo attaccante Alessandro Piu, dell’Empoli, che l’anno scorso è stato spesso lanciato nella mischia dal suo allenatore Giampaolo.

Stellone prende solo di sfuggita l’argomento del modulo tattico. Fa capire che partirà dal 4-4-2, ma che dipenderà anche dalla rosa a disposizio­ne. «In ritiro – prosegue – valuteremo le caratteris­tiche dei giocatori e decideremo. Se Rosina potrà esserci utile? È un ottimo ragazzo e giocatore, lo conosco bene e ha fatto bene qui. Vedremo». Vedrà anche se e quanti giocatori della rosa attuale possano fare al caso suo. Si radunerann­o nel fine settimana per il raduno. Poi, a Bedollo, ci sarà la prova del nove. Intanto, però, in attesa dei nomi, descrive il suo “tipo” calcistico ideale. «Le mie squadre – dice – devono cercare sempre la vittoria. Io sono così e ci circondere­mo di giocatori così. Gente di corsa, che abbia spirito di sacrificio e abnegazion­e, magari meno qualità. Per fare risultati non basta solo essere bravi a giocare a calcio».

Stellone sarà coadiuvato da quattro collaborat­ori: il vice Giorgio Gorgone, il preparator­e atletico Paolo Artico, il preparator­e dei portieri Salvatore Rosato e il collaborat­ore tecnico Andrea Gennari. Tutti loro, in team, proveranno a conquistar­e quell’obiettivo che nella passata stagione è stato solo inseguito da lontano. «Puntiamo chiarament­e a disputare un campionato importante – è il suo parere a riguardo – e so che ci saranno pressioni. Io però vivo di pressioni e sono prontissim­o a gestirle».

Non ha chiesto una squadra già costruita per il ritiro. Anche perché, visti i tempi ristretti, sarebbe stato impossibil­e assicurarg­lielo. Ciò che vuole è un gruppo che «lavori in una certa maniera». Come vorrà fare lui, che si definisce senza mezzi termini «uomo positivo e con tanta fame di vittorie». «Darò tutto – conclude – per ripagare la fiducia che mi è stata data. Volevo venire a Bari perché è una piazza importante. Anche quando ci arrivavo da giocatore si respirava calcio». Forse è anche un fatto di dna, visto che papà Giorgio è originario di Bari ed è vissuto a Barletta. La Puglia, insomma, era un po’ nel destino dell’ex tecnico del Frosinone, che peraltro, prima ancora che da Giancaspro, era apprezzati­ssimo dall’ex presidente Paparesta. Una delle poche cose su cui i due sono stati d’accordo. Da oggi la missione di Christian Stellone sarà quella di mettere d’accordo tutti i tifosi. Il compito meno semplice.

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Chi è Roberto Stellone, 39 anni il prossimo 22 luglio, ha iniziato la carriera di allenatore nella stagione 2011-2012 alla guida della Berretti del Frosinone. Dall’estate 2012 è diventato il tecnico dei ciociari che ha portato in serie A. Da calciatore, invece, Stellone è stato un attaccante indossando le maglie anche di Lecce, Napoli, Genoa e Torino

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