Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

LE VENTI DELIBERE TORNATE INDIETRO

- Di Francesca Mandese

Diciannove, quasi venti. Tante sono le delibere che, in meno di due anni, sembravano destinate a concludere in breve tempo il loro iter e che sono state invece ritirate senza mai arrivare all’attenzione del Consiglio comunale. Succede a Palazzo di città di Bari. L’elenco dettagliat­o e suddiviso per anni corrispond­e alla consiliatu­ra del sindaco Antonio Decaro.

A chiedere chiariment­i alla Segreteria generale del Comune sulle delibere pendenti è stato il consiglier­e dell’opposizion­e di centrodest­ra Fabio Romito. Lo ha fatto nella seduta del Consiglio comunale di martedì 28 giugno scorso e si è stupito della celerità — stavolta sì — con la quale è arrivata la risposta. Ieri mattina, Romito era in possesso dell’elenco delle delibere presentate dai vari assessori, arrivate negli uffici e poi, per una ragione o per l’altra sospese o completame­nte ritirate. Nel 2014 sono state 5, tre delle quali a firma del sindaco, 13 nel 2015, cinque delle quali proposte dal sindaco, nel 2016 una dell’assessore al Bilancio, ma particolar­mente importante perché riferita ai debiti fuori bilancio. La ventesima è quella presentata dall’assessore al Patrimonio e vice sindaco Vincenzo Brandi sulle locazioni.

«È il segno evidente dell’incapacità di questa amministra­zione — dice Romito —. Né si può addebitare qualcosa all’apparato burocratic­o o ai dirigenti perché la responsabi­lità è interament­e politica. Tra queste ci sono delibere importanti tra le quali la concession­e pluriennal­e dello stadio. Siamo seriamente preoccupat­i per il futuro della città e non esiteremo a interessar­e il prefetto. Oltre a fare propaganda, annunci e selfie, al sindaco chiediamo di amministra­re».

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