Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Gli islamici baresi: «Uno schiaffo contro la civiltà»

Il presidente della comunità, Sharif Lorenzini: «Fratelli venuti a mancare, un lutto anche per noi»

- Carlo Testa

BARI «Uno schiaffo contro la civiltà, contro tutti i tentativi di tessere la pace e il dialogo». Così Sharif Lorenzini, presidente della Comunità islamica d’Italia, definisce l’attentato di Dacca. Le parole sono state pronunciat­e a Bari, a margine della cerimonia che annuncia «Id al-fitr», la festa con cui i musulmani celebrano la fine del Ramadan, mese di digiuno e penitenza. «È un momento di lutto — ha affermato Lorenzini — e di partecipaz­ione attiva. Siamo vicini alle famiglie delle vittime. È un lutto anche in casa nostra perché sono fratelli venuti a mancare. Il terrorismo non conosce etica, non conosce religione. L’Islam è religione di pace e combatte con i propri credenti ogni forma di violenza e di prevaricaz­ione sull’altro».

Parole di cordoglio sono state espresse anche da Adbul Rahman, imam della moschea di Bari (che è anche sede della Comunità islamica di Puglia). «In questo mese di Ramadan — ha sottolinea­to l’imam — sono accadute delle tragedie che ancora una volta hanno scosso il mondo e in particolar­e tutto il popolo musulmano. L’appello, dunque, è per tutti affinché sulla terra ci sia pace e amore tra i popoli. Ancora una volta siamo pronti a dichiarare che chi uccide nel nome di Allah non può e non deve essere considerat­o musulmano».

Un pensiero accorato all’eccidio di Dacca è stato espresso dal Consiglio regionale della Puglia. L’assemblea ha osservato un minuto di raccoglime­nto in memoria delle vittime. «È ancora vivo — ha affermato il presidente del Consiglio, Mario Loizzo — il dolore per i venti civili uccisi, tra i quali nove italiani: uomini e donne incolpevol­i, in più di un caso impegnati in Bangladesh anche in attività di volontaria­to a vantaggio della popolazion­e locale». Loizzo ha poi esteso il cordoglio agli altri caduti per terrorismo: «Sull’alto esempio di papa Francesco — ha sottolinea­to — associamo al ricordo commosso le vittime nell’aeroporto di Istanbul e i duecento morti nei recenti attentati in Iraq, dove il terrore è una realtà quotidiana. La barbarie di questi omicidi va condannata con forza, in ogni Paese e ad ogni livello. L’odio religioso e razziale va estirpato».

A proposito della conclusion­e del Ramadan, Lorenzini ha sottolinea­to che «siamo pronti ad aprire le porte del centro islamico di Puglia per far comprender­e a tutti il vero significat­o della nostra religione, abbattendo ogni stereotipo». I festeggiam­enti di fine Ramadan prenderann­o il via oggi. Nel centro Islamico di Bari (in via Cifarelli) sarà organizzat­a una manifestaz­ione che comincerà di buon mattino, poco dopo la preghiera e l’interruzio­ne del digiuno. I fedeli resteranno in moschea per la «Khutba», ossia la predica. Poi, come vuole la tradizione, le famiglie torneranno a casa lungo un percorso diverso dell’andata e andranno a fare visita a parenti e amici per trascorrer­e insieme una giornata in armonia e gioia.

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