Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Gli islamici baresi: «Uno schiaffo contro la civiltà»
Il presidente della comunità, Sharif Lorenzini: «Fratelli venuti a mancare, un lutto anche per noi»
BARI «Uno schiaffo contro la civiltà, contro tutti i tentativi di tessere la pace e il dialogo». Così Sharif Lorenzini, presidente della Comunità islamica d’Italia, definisce l’attentato di Dacca. Le parole sono state pronunciate a Bari, a margine della cerimonia che annuncia «Id al-fitr», la festa con cui i musulmani celebrano la fine del Ramadan, mese di digiuno e penitenza. «È un momento di lutto — ha affermato Lorenzini — e di partecipazione attiva. Siamo vicini alle famiglie delle vittime. È un lutto anche in casa nostra perché sono fratelli venuti a mancare. Il terrorismo non conosce etica, non conosce religione. L’Islam è religione di pace e combatte con i propri credenti ogni forma di violenza e di prevaricazione sull’altro».
Parole di cordoglio sono state espresse anche da Adbul Rahman, imam della moschea di Bari (che è anche sede della Comunità islamica di Puglia). «In questo mese di Ramadan — ha sottolineato l’imam — sono accadute delle tragedie che ancora una volta hanno scosso il mondo e in particolare tutto il popolo musulmano. L’appello, dunque, è per tutti affinché sulla terra ci sia pace e amore tra i popoli. Ancora una volta siamo pronti a dichiarare che chi uccide nel nome di Allah non può e non deve essere considerato musulmano».
Un pensiero accorato all’eccidio di Dacca è stato espresso dal Consiglio regionale della Puglia. L’assemblea ha osservato un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime. «È ancora vivo — ha affermato il presidente del Consiglio, Mario Loizzo — il dolore per i venti civili uccisi, tra i quali nove italiani: uomini e donne incolpevoli, in più di un caso impegnati in Bangladesh anche in attività di volontariato a vantaggio della popolazione locale». Loizzo ha poi esteso il cordoglio agli altri caduti per terrorismo: «Sull’alto esempio di papa Francesco — ha sottolineato — associamo al ricordo commosso le vittime nell’aeroporto di Istanbul e i duecento morti nei recenti attentati in Iraq, dove il terrore è una realtà quotidiana. La barbarie di questi omicidi va condannata con forza, in ogni Paese e ad ogni livello. L’odio religioso e razziale va estirpato».
A proposito della conclusione del Ramadan, Lorenzini ha sottolineato che «siamo pronti ad aprire le porte del centro islamico di Puglia per far comprendere a tutti il vero significato della nostra religione, abbattendo ogni stereotipo». I festeggiamenti di fine Ramadan prenderanno il via oggi. Nel centro Islamico di Bari (in via Cifarelli) sarà organizzata una manifestazione che comincerà di buon mattino, poco dopo la preghiera e l’interruzione del digiuno. I fedeli resteranno in moschea per la «Khutba», ossia la predica. Poi, come vuole la tradizione, le famiglie torneranno a casa lungo un percorso diverso dell’andata e andranno a fare visita a parenti e amici per trascorrere insieme una giornata in armonia e gioia.