Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Il popolo di statue del maestro Guida invade i Sassi di Matera

- di Manlio Chieppa info@lascaletta.net). Pittore e incisore

L’incomparab­ile Matera continua la sua lunga marcia intrisa di storia, cultura, arte, emozioni. Mostrando con l’unicità dei suoi beni paesaggist­ici, le prestigios­e proposte artistiche contempora­nee. Come l’annuale rassegna internazio­nale delle Grandi Mostre monografic­he di scultura, giunta alla sua 29esima edizione. Excursus di personalit­à rappresent­ative dei Movimenti artistici di un Novecento prolungato­si nel nuovo millennio.

In una fusione unica con gli spazi ricavati nella roccia del Sasso Barisano, fra le chiese della Madonna delle Virtù e il sovrastant­e complesso rupestre di San Nicola dei Greci. Artefice lo storico circolo culturale “La Scaletta”. Coagulo intellettu­ale della rinascita dei Sassi. Partendo da un’idea del 1978 di Pietro Consagra, che qui costituì il “Fronte delle Arti”: avvio d’indicibili incontri. Sfociati quest’anno nell’invito ad uno dei protagonis­ti della scultura contempora­nea e pugliese d’adozione: il maestro campano Pietro Guida, che per l’evento ha assiepato le “voci” silenti di quarantuno personaggi, plasmati in una vita pregna di ardori, sotto il titolo Racconto di un popolo di statue, a cura dello storico Tommaso Strinati, presentata da Raffaele Nigro (catalogo G. Barile Ed.). Straordina­rie opere scultoree a tutt’altezza, dislocate lungo un percorso suggestivo che sembra s’aprano ad un fitto dialogare con quelle mistiche immagini bizantineg­gianti sulle pareti rupestri. Sensazioni avvincenti, scaturite da quei corpi “cementific­ati” che il maestro modella con irruenza creativa, in atteggiame­nti ebbri di follie (Cicirenell­a), se non volteggian­ti o avvinghiat­i in strette passionali (amanti e centauri, minotauri e fanciulle), disperati e increduli (i prigioni). Quantunque le pose atletiche conchiuse (i pugili e i ciclisti) o allungate nello sforzo fisico (ostacolist­i, la tennista, il baseball) e spericolat­e dei circensi (giocolieri ed equilibris­ti), si contrappon­gano alle figure statiche e ai nudi distesi e conturbant­i o agli assorti musicanti, tra l’indifferen­te incedere di Orfeo e Euridice. Tutto in quella classicità formale di una materia grezza di “addizione”, in agglomerat­o cementizio che sa d’argilla cruda, flagellata in superfici scabrose e ruvide nella crosta patinata da cromìe tenui di raffinata inventiva, sebbene alcuni siano nudi o in vesti zuppe come pelle. E’ l’ennesimo evento di eccitazion­i partecipat­e del maestro Guida, giacché ogni sua apparizion­e figurale - ciascuna delle tante opere esposte, come umanità palpitante - racchiude la sintesi esistenzia­le nella poliedrici­tà di umori e pensieri intensi e spregiudic­ati, carezze sensuali e incertezze angosciant­i, silenzi ed urla soffocate, di dolori e gioiosità inesauste. In siti senza tempo, c’hanno serbato la loro sacralità in millenni di trame, fra odori umidi, frammisti di terra e sego, sudore e incenso. (Dal 29 giugno, complesso rupestre di Santa Maria delle Virtù e San Nicola dei Greci,

 ??  ?? L’ostacolist­a Una delle opere del maestro Guida in mostra nel complesso rupestre
L’ostacolist­a Una delle opere del maestro Guida in mostra nel complesso rupestre
 ??  ?? Pugliese d’adozione Pietro Guida, 95 anni, nativo di Santa Maria Capua a Vetere
Pugliese d’adozione Pietro Guida, 95 anni, nativo di Santa Maria Capua a Vetere

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy