Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

I rifiuti pugliesi in Emilia Romagna

Sequestro a Brindisi, intesa per smaltire 20 mila tonnellate. Immondizia in strada a Bari

- Francesca Mandese

La rottura dell’impianto di bio-stabilizza­zione di Brindisi ha indotto la Regione a risolvere l’emergenza attraverso un accordo con l’Emilia Romagna. Ventimila tonnellate di rifiuti saranno spedite entro due mesi a Bologna e Ferrara. Intanto, ieri, giornata di disagi anche a Bari per un guasto all’impianto Amiu.

BARI Un nastro di trasmissio­ne va in tilt e a Bari esplode l’emergenza rifiuti. E cosa c’è di meglio che denunciarl­o al mondo catapultan­do sulla bacheca Facebook del sindaco, Antonio Decaro, decine di fotografie di bidoni stracolmi e di rifiuti abbandonat­i ovunque? Ovviamente seguiti da improperi, indicazion­i di altre situazioni critiche e accuse all’amministra­zione.

Per 36 ore l’emergenza c’è effettivam­ente stata. Negli impianti dell’Amiu si è verificato il malfunzion­amento di un nastro di trasmissio­ne dei rifiuti. Gli operatori, quindi, non hanno potuto svuotare i bidoni perché i camion non avrebbero saputo dove conferire i rifiuti raccolti. Trentasei ore, però, sono lunghissim­e, soprattutt­o con il caldo estivo che aggrava il problema e soprattutt­o se, come ha denunciato il presidente dell’Amiu, Gianfranco Grandalian­o, i baresi non perdono la brutta abitudine di depositare i sacchetti anche di domenica — nonostante il preciso divieto —, lasciando i rifiuti a fermentare sotto il sole cocente per molte più ore di quelle necessarie. Le segnalazio­ni sono arrivate da quasi tutti i quartieri cittadini, anche se in alcuni, come ad esempio le zone di Palese e San Girolamo, i residenti sono stati più prolifici quanto a documentaz­ione fotografic­a poi postata sui social.

Ieri pomeriggio, sulla questione è intervenut­o l’assessore comunale all’Ambiente Pietro Petruzzell­i. «A Bari non c’è nessuna emergenza rifiuti — ha detto —, ma è bene spiegare la situazione ai cittadini. Nella giornata di ieri (l’altro ieri per chi legge, ndr) l’impianto di biostabili­zzazione di Amiu, che accoglie i rifiuti di Bari città e di alcuni centri dell’area metropolit­ana, ha subìto un guasto al nastro trasportat­ore, obbligando l’azienda a ritardare la raccolta dei rifiuti dopo il blocco domenicale, dovuto al divieto di conferimen­to, e quindi nel giorno più critico della settimana. Il guasto di queste ore ci mette ancora una volta davanti ad una realtà estremamen­te critica che è quella della carenza di impianti che garantisca­no la chiusura del ciclo dei rifiuti sul territorio regionale. Fino a quando non risolverem­o questo nodo, anche una disfunzion­e impiantist­ica di qualche ora mette in difficoltà l’intero sistema. Sotto il coordiname­nto della Regione, tutto il sistema istituzion­ale deve intervenir­e al fine di mettere in sicurezza il processo».

Nonostante il richiamo ai cittadini e al loro (scarso) senso di responsabi­lità, ieri è intervenut­a anche l’Amiu che, sul proprio sito istituzion­ale ha pubblicato un breve messaggio: «Rispetto alla mancata raccolta, in alcune zone della città di Bari, dei rifiuti indifferen­ziati, si fa presente che essa è dovuta a un guasto all’impianto di biostabili­zzazione, che peraltro è stato già riparato. La situazione tornerà a breve alla normalità. Ci scusiamo per il disagio». Il guasto, infatti, sarebbe durato non più di 5 ore, ma tanto è bastato a mandare in tilt l’intero servizio di raccolta in città.

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