Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
I rifiuti pugliesi in Emilia Romagna
Sequestro a Brindisi, intesa per smaltire 20 mila tonnellate. Immondizia in strada a Bari
La rottura dell’impianto di bio-stabilizzazione di Brindisi ha indotto la Regione a risolvere l’emergenza attraverso un accordo con l’Emilia Romagna. Ventimila tonnellate di rifiuti saranno spedite entro due mesi a Bologna e Ferrara. Intanto, ieri, giornata di disagi anche a Bari per un guasto all’impianto Amiu.
BARI Un nastro di trasmissione va in tilt e a Bari esplode l’emergenza rifiuti. E cosa c’è di meglio che denunciarlo al mondo catapultando sulla bacheca Facebook del sindaco, Antonio Decaro, decine di fotografie di bidoni stracolmi e di rifiuti abbandonati ovunque? Ovviamente seguiti da improperi, indicazioni di altre situazioni critiche e accuse all’amministrazione.
Per 36 ore l’emergenza c’è effettivamente stata. Negli impianti dell’Amiu si è verificato il malfunzionamento di un nastro di trasmissione dei rifiuti. Gli operatori, quindi, non hanno potuto svuotare i bidoni perché i camion non avrebbero saputo dove conferire i rifiuti raccolti. Trentasei ore, però, sono lunghissime, soprattutto con il caldo estivo che aggrava il problema e soprattutto se, come ha denunciato il presidente dell’Amiu, Gianfranco Grandaliano, i baresi non perdono la brutta abitudine di depositare i sacchetti anche di domenica — nonostante il preciso divieto —, lasciando i rifiuti a fermentare sotto il sole cocente per molte più ore di quelle necessarie. Le segnalazioni sono arrivate da quasi tutti i quartieri cittadini, anche se in alcuni, come ad esempio le zone di Palese e San Girolamo, i residenti sono stati più prolifici quanto a documentazione fotografica poi postata sui social.
Ieri pomeriggio, sulla questione è intervenuto l’assessore comunale all’Ambiente Pietro Petruzzelli. «A Bari non c’è nessuna emergenza rifiuti — ha detto —, ma è bene spiegare la situazione ai cittadini. Nella giornata di ieri (l’altro ieri per chi legge, ndr) l’impianto di biostabilizzazione di Amiu, che accoglie i rifiuti di Bari città e di alcuni centri dell’area metropolitana, ha subìto un guasto al nastro trasportatore, obbligando l’azienda a ritardare la raccolta dei rifiuti dopo il blocco domenicale, dovuto al divieto di conferimento, e quindi nel giorno più critico della settimana. Il guasto di queste ore ci mette ancora una volta davanti ad una realtà estremamente critica che è quella della carenza di impianti che garantiscano la chiusura del ciclo dei rifiuti sul territorio regionale. Fino a quando non risolveremo questo nodo, anche una disfunzione impiantistica di qualche ora mette in difficoltà l’intero sistema. Sotto il coordinamento della Regione, tutto il sistema istituzionale deve intervenire al fine di mettere in sicurezza il processo».
Nonostante il richiamo ai cittadini e al loro (scarso) senso di responsabilità, ieri è intervenuta anche l’Amiu che, sul proprio sito istituzionale ha pubblicato un breve messaggio: «Rispetto alla mancata raccolta, in alcune zone della città di Bari, dei rifiuti indifferenziati, si fa presente che essa è dovuta a un guasto all’impianto di biostabilizzazione, che peraltro è stato già riparato. La situazione tornerà a breve alla normalità. Ci scusiamo per il disagio». Il guasto, infatti, sarebbe durato non più di 5 ore, ma tanto è bastato a mandare in tilt l’intero servizio di raccolta in città.