Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

La Puglia manda i rifiuti brindisini a Bologna e Ferrara

Bio-stabilizza­tore sequestrat­o, 20 mila tonnellate in Emilia. L’opposizion­e all’attacco di Emiliano

- Francesco Strippoli © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

BARI Per la prima volta i rifiuti pugliesi andranno fuori regione. Sono quelli prodotti a Brindisi e che non possono essere portati in discarica, a causa del sequestro dell’impianto di biostabili­zzazione sulla via per Pandi (zona industrial­e). Circa 20 mila tonnellate di rifiuti solidi urbani — dal 12 luglio alla prima settimana di settembre — saranno trasportat­i a Bologna e Ferrara per essere trattati nei locali termovalor­izzatori. Il trasferime­nto sarà possibile grazie all’accordo raggiunto con l’Emilia. Per questo il governator­e Michele Emiliano si rivolge con parole riconoscen­ti al suo omologo Stefano Bonaccini e «ai cittadini di Bologna e Ferrara».

L’operazione si è resa necessaria a causa del sequestro dell’impianto dove si pratica la biostabili­zzazione dei rifiuti, operazione propedeuti­ca e obbligator­ia prima del conferimen­to in discarica. Finora si era proceduto con il passaggio in impianti della provincia di Lecce. Ma questi, con l’estate, sono andati in saturazion­e e sono impossibil­itati ad ospitare i rifiuti brindisini. Da qui l’esigenza di ovviare. Gli impianti di biostabili­zzazione sono carenti in Puglia. L’unica possibilit­à era mandare gli Rsu all’incenerime­nto. Ma era impossibil­e avvalersi dei termovalor­izzatori (privati) di Massafra e Manfredoni­a, che non possono accettare rifiuti non biostabili­zzati. Da qui l’esigenza di andare fuori Puglia: possibilit­à riconosciu­ta dalla legge, a condizione di aver conseguito l’accordo con la Regione ospitante. «La Puglia — dice Emiliano — trasferirà ai Comuni di Bologna e Ferrara i proventi della tassazione ordinaria sui rifiuti prevista per i cittadini, più un ristoro ambientale di 14 euro a tonnellata». Di solito, spiegano in Regione, tale costo è di 20 euro. L’Emilia, per ragioni di solidariet­à, ha consentito uno sconto. Ciò non toglie che si dovrà aggiungere una voce cospicua: i costi notevoli del trasporto. Per ora, spiegano gli uffici, è impossibil­e quantifica­re la spesa. In Emilia, protesta l’opposizion­e di centrodest­ra. Lo stesso succede in Puglia. «Diciamo grazie all’Emilia — afferma il capogruppo di FI, Andrea Caroppo — ma il fallimento della giunta è evidente». I parlamenta­ri Ciracì e Zizza (Cor) ironizzano: «Bello fare gli ambientali­sti con i termovalor­izzatori degli altri». Impianti, fanno intendere, previsti dal vecchio piano Fitto ma non voluti dai governi di centrosini­stra. Aldo Pugliese (Uil) imputa alla giunta di essere rimasta inerte. Mentre, al contrario, le discariche private di Taranto prendono «rifiuti da tutta Italia». (Ma questi, va chiarito, sono rifiuti trattati, che diventano “speciali” e possono essere trasferiti liberament­e). Michele Mazzarano (Pd) esprime gratitudin­e all’Emilia: «Finora era capitato ai pugliesi di offrire solidariet­à, la decisione emiliana rafforza la solidariet­à tra le due Regioni».

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