Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
COME RINFRESCARE L’ARIA IN REGIONE
Rimpasti, politica sudata e manuale Cencelli. Ecco le immagini che giungono dai palazzi del potere in questo afoso inizio estate. La maledizione dei numeri due, tanto per cominciare. In giunta regionale si consuma lo strappo tra il vicepresidente Antonio Nunziante e il governatore Michele Emiliano. L’ex prefetto non partecipa da tempo alle riunioni di giunta. Avverte il suo ruolo come troppo marginale. Già in un’altra occasione, come ha riferito Francesco Strippoli sul Corriere, è stato vicinissimo alle dimissioni. Quella volta a Emiliano servì quasi tutta una notte per convincerlo a non fare passi azzardati.
La maledizione dei numeri due ha colpito anche il Comune di Bari. Qui Vincenzo Brandi (prima eletto e poi fuoriuscito da Realtà Italia, uno di quei partiti personali prêt-à-porter che ogni tanto spuntano come erbetta selvatica) ha annunciato le proprie dimissioni da vicesindaco e assessore. Una decisione che Brandi dice di aver preso per «ragioni personali». In realtà su Brandi ha comunque pesato politicamente non avere più un partito di riferimento. Al suo posto ora c’è Pierluigi Introna. La difficile estate dei numeri due: diceva Cartesio che i numeri perfetti sono molto rari, proprio come gli uomini perfetti. Ebbene, da questa politica sudata, la perfezione deve essersi allontanata parecchio.
Intanto, manuale Cencelli alla mano, in Regione cercano con fatica, e sudore, di far quadrare il cerchio per un rimpasto commestibile e magari anche digeribile dopo le non particolarmente brillanti prove date dall’esecutivo regionale. Nomi possibili (o improbabili) da far combaciare con impossibili promesse di parità di genere. «Deve essere donna e tarantina», vabbé, e poi? Il vero problema, infatti, non è l’incapacità di dare seguito agli impegni presi sul ruolo da garantire alle donne in consiglio e nel governo regionale, ma è proprio di aver preso quegli impegni impossibili da rispettare. Poi c’è da accontentare Alfonsino Pisicchio e chissà quanti altri. Però, mica è obbligatorio giocare sempre secondo lo stesso schema. Per esempio: se dalla politica sudata, magari strappando qualche pagina al manuale Cencelli, saltasse fuori una soluzione rigenerante e fresca come un giovane -magari una giovane- della generazione Fumarulo (l’apprezzato consulente che si occupava di antimafia sociale scomparso recentemente)? Sparigliare, anche in politica, è difficile ma a volte rinfresca l’aria. Altrimenti, non resta che sudare continuando a consultare il Cencelli.