Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Ninfea, la cagnetta salvata Ora è caccia al suo aguzzino

- Testa

E’ stata salvata solo per caso e grazie alla buona volontà di un gruppo di ragazzi. Adesso, però, chi voleva disfarsi della piccola cagnetta corre il rischio di finire in un brutto guaio.

Già, perché si sta facendo di tutto per individuar­e il colpevole. Questi i fatti così come sono stati ricostruit­i.

In una calda giornata di fine giugno un uomo si è avvicinato con la macchina a una fontana, a Gravina in Puglia, ha tirato fuori dal bagagliaio un sacco di plastica e l’ha gettato nell’acqua davanti a un gruppo di ragazzi che si trovavano lì per studiare al fresco.

Lo strano comportame­nto dell’uomo ha incuriosit­o i ragazzi che erano lì. Hanno quindi domandato all’uomo cosa ci fosse nel sacco che aveva gettato nella fontana. Per nulla turbato, l’uomo ha risposto che c’era un cane di cui lui voleva disfarsi. Detto questo, ha girato i tacchi ed è andato via come se nulla fosse.

I giovani sono intervenut­i immediatam­ente e hanno tirato fuori dall’acqua l’animale e hanno scoperto che si trattava di una cucciola di 4 mesi. Bastava guardarla per capire che era in fin di vita.

I ragazzi hanno chiamato la polizia municipale che è subito intervenut­a. In un secondo momento sono stati chiamati anche i volontari della Sezione locale Lega nazionale del cane.

Ora Ninfea - questo il nome che è stato dato al cane - è in canile e cerca casa.

Ma la storia non finisce qui. Il presidente nazionale della «Lega del cane», Piera Rosati, non intende lasciare correre e ha quindi ha scritto una lettera al sindaco di Gravina in Puglia chiedendo aiuto affinché si possa risalire al responsabi­le.

Nella lettera inviata al sindaco, Rosati scrive che si tratta di un soggetto «pericoloso che va fermato». Ma ancora non basta.

Che la storia della cagnetta gettata in una fontana avrà un seguito è confermato anche dal fatto che la Lega nazionale del cane ha presentato una denuncia contro ignoti e fa anche appello a tutti coloro che possano dare informazio­ni utili sull’uomo che ha cercato di uccidere Ninfea.

Certo, a Ninfea interessa poco come finirà questa storia dal punto di vista giudiziari­o e probabilme­nte le interessa poco anche della sorte che toccherà al suo ex padrone.

Quello che preme a questa cagnetta salvata dalla fontana è trovare una casa che l’accolga per dimenticar­e la brutta avventura che ha dovuto affrontare a soli quattro mesi. Adesso Ninfea sta bene e si è rimessa. Il tentativo di annegament­o è rimasto solo un brutto ricordo.

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In forma Ninfea ha ripreso le forze e adesso cerca una casa
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In cura Ninfea dopo il salvataggi­o

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