Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
I salviniani: «Centrodestra senza strategia»
Il coordinatore di Noi con Salvini: «Entusiasmo per la ripartenza»
«L’aspetto che più nuoce al centrodestra è la mancanza di dialogo al proprio interno». Rossano Sasso, 42 anni, insegnante, barese, è il coordinatore regionale di Noi con Salvini. Interviene nel dibattito sulla crisi che attanaglia il centrodestra.
La Puglia è l’unica regione in cui non ha vinto alle Amministrative. Si avanzano molte diagnosi al riguardo. Lei che pensa?
«Non vorrei formulare una diagnosi. Piuttosto vorrei prescrivere una terapia e indicare il senso di marcia per ritrovare la vittoria».
Individuare le cause della battuta d’arresto è importante.
«Allora diciamo così: sono d’accordo con chi dice che la causa della pessima prestazione del centrodestra risieda nella mancanza di dialogo. Basti dire che, negli ultimi 12 mesi, non c’è mai stata la riunione del tavolo regionale. Che, pure, avevamo sollecitato a lungo». Un tavolo per le strategie? «Non solo: un tavolo per dire chi siamo. Centrodestra non è solo un’alleanza, ma uno stato d’animo, un modo di essere».
Il politologo Marcello Veneziani parla di un centrodestra di orfani, incapace di generare nuovi leader.
«Aggiungerei che gli orfani avevano ricevuto una cospicua eredità dai loro padri. Ma hanno fatto di tutto per distruggere quel patrimonio. La Puglia era regione nera, è diventata rossa. Però, vorrei aggiungere un concetto a quello di Veneziani». Dica pure. «Ci sono altri orfani a cui pensare. Anzi, i veri orfani sono gli elettori che non votano più a destra. O quelli che al secondo turno si schierano con i nostri avversari. Sono sacche elettorali che rischiamo di perdere per sempre. Anche se con le Politiche mi aspetto una rivoluzione». Ossia? «La nostra lista, Noi con Salvini, avrà un risultato straordinario. Ricevo ogni giorno, da tutti i punti della Puglia, richieste di adesione alla nostra formazione politica».
Il capogruppo di Dit in Regione, Ignazio Zullo, dice che il consenso al centrodestra non è calato nonostante la batosta sui sindaci.
«Una spiegazione che non convince. Se hai i numeri e poi non ti accordi per far eleggere i tuoi sindaci, oppure non metti in atto strategie adeguate, qualche domanda te la devi porre. Ho l’impressione talvolta che il centrodestra si metta allegramente a ballare sul Titanic che affonda. Ma così andrà verso un esito disastroso. Se vorrà evitarlo, c’è una sola possibilità: sedersi attorno al tavolo e recuperare entusiasmo e visione per il futuro».